Il presidente dell'Inps Tito Boeri "sfida" il governo rilanciando oggi le proposte di riforma Pensioni con più flessibilità in uscita per la pensione anticipata e una sforbiciata alle pensioni più alte, dopo che il vice ministro dell'Economia, Enrico Morando, ha annunciato oggi che "non è previsto nessun intervento sulle pensioni nella prossima legge di Stabilità". Com'era ampiamente prevedibile, l'economista bocconiano chiamato dal premier Matteo Renzi alla presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale non è tipo che si mette a fare la "bella statuina" in messo ai "giochi" della politica che sulla riforma pensioni e le modifiche alla legge Fornero continua a creare molta confusione.

Riforma pensioni 2015, Boeri rilancia le proposte per la pensione anticipata

Soprattutto il governo sembra più che mai confuso, con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che prima annuncia la "svolta" per il 2015 ma che di fatto ancora rinvia l'incontro con i sindacati, e con il premier che continua a non affrontare direttamente la questione previdenziale come gli viene chiesto dalla minoranza del suo partito e in particolare dal presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano che sta tentando di dare un'accelerata alle modifiche alla legge Fornero facendo ripartire a Montecitorio l'esame congiunto di più di dieci ddl per una maggiore flessibilità in uscita per la pensione anticipata per uomini e donne.

E certo non starà a guardare il presidente dell'Inps che ha già avviato la fase dei calcoli e delle simulazioni per poi passare alla fase propositiva con il piano di revisione organica del sistema previdenziale. E a chi teme i tagli ipotizzati e a chi critica la sua "sovraesposizione" sostenendo che l'Inps non deve fare la riforma pensioni ma deve semmai applicarla, il professore della Bocconi non fa attendere la sua risposta.

'Contributo di equità proporzionato alla rendita percepita e ai contributi versati'

"Non saremo noi - ha detto oggi intervenendo nel corso di convegno a Brescia - a fare la riforma delle pensioni, ma il nostro compito è - ha aggiunto Boeri - quello di presentare proposte". Il presidente dell'Inps ha confermato oggi che entro giugno presenterà le proposte anche per "introdurre una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro", ha ribadito Boeri che, secondo quando riportato dall'Ansa, nonostante le polemiche già accese su questo fronte ha ribadito che ritiene necessario" ricostituire il patto intergenerazionale - ha sottolineato - magari attraverso un prelievo sulle pensioni più alte".

I tagli alle pensioni, secondo le proposte che saranno formulate dall'Inps, non saranno fatti a tabula rasa ma verrà chiesto un contributo di equità "proporzionato alla rendita percepita e ai contributi versati".

Previdenza, Damiano: 'No tagli alle pensioni liquidate col sistema retributivo'

Su questa proposta non sembra per niente d'accordo il presidente della commissione Lavoro della Camera. "Non sarebbe accettabile - ha detto Cesare Damiano - un taglio alle pensioni in essere per il solo fatto che siano state liquidate con il sistema retributivo. Anche questo - ha aggiunto il deputato dell'Area Riformista del Pd che fa capo a Pierluigi Bersani - sarebbe infilare le mani in tasca ai cittadini mettendo in discussione i diritti acquisiti e, nel caso dei pensionati, non si tratterebbe - ha sottolineato scongiurando nuovi tagli - della prima volta".