Continua a far parlare di sé l'argomento della riforma Pensioni 2017, tematica diventata di grandissima attualità e che tra il popolo suscita polemiche e discussioni piuttosto accese, soprattutto in merito all'incremento dell'età pensionabile previsto a 67 anni a partire dal 2019 a causa del meccanismo della speranza di vita. L'aspettativa di vita cresce, per il Governo deve crescere anche l'età per andare in pensione. Infatti, dopo la conferma arrivata anche da parte dell'Istat, il tutto sembra ormai ad un passo nonostante in molti chiedano il rinvio della decisione.
Tra i lavoratori, però, ci sono almeno undici categorie che potrebbero evitare l'innalzamento e la decisione definitiva è attesa per il 13 novembre.
Riforma pensioni: quali lavoratori sono interessati all'esenzione?
Secondo quanto riportato dal sito PensioniOggi.it, sono undici le professionalità che potrebbero essere "graziate" e non subire quindi l'incremento di altri cinque mesi per poter ottenere la pensione. In particolare gli operai del settore edile, i conciatori, i ferrovieri, i gruisti e i camionisti, così come le maestre di asilo, gli spazzini, gli infermieri turnisti, i facchini, chi si occupa di assistenza a persone disabili o addetti alle pulizie, sono tutti considerati lavori "gravosi" e che potrebbero giovare di un'esenzione a patto che queste attività siano state svolte dal soggetto interessato, negli ultimi sette anni, per almeno sei anni.
Tutti questi lavoratori, quindi, potrebbero evitare l'uscita a 67 anni che è prevista a partire dal 2019. La decisione definitiva, però, dovrebbe essere presa nelle prossime settimane, quando ci sarà l'incontro tra il Governo e le forze sindacali e, se il tutto dovesse essere confermato, verrà inserito nella legge di bilancio come emendamento.
Entro il 13 novembre, comunque, si dovrebbero avere notizie ufficiali. Proprio su questo argomento anche Cesare Damiano si è dichiarato pronto a fare battaglia pur di ottenere un rinvio della decisione.
Riforma pensioni: altre professioni potrebbero essere aggiunte
Alle undici categorie di lavoratori sopracitate, potrebbero aggiungersi ulteriori professioni, tra cui i braccianti marittimi, agricoli e gli operai delle industrie chimiche, metallurgiche e siderurgiche.
Il meccanismo di incremento dell'età pensionabile potrebbe essere sospeso così come è stato fatto per i lavori usuranti fino al 2026 e, dunque, l'età per ottenere il pensionamento rimarrebbe ferma a 66 anni e sette mesi. Non ci resta che attendere per capire se il tutto verrà confermato. Vedremo.
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