Rispondiamo alle diverse richieste di approfondimento giunte tra i messaggi della nostra pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" con un articolo di chiarimento in merito alla situazione dei pagamenti per le domande di pensionamento dei cosiddetti lavoratori precoci. Si tratta di coloro che hanno inviato la propria domanda per beneficiare del pensionamento anticipato al raggiungimento dei 41 anni di contribuzione, purché si rispettino tutti i requisiti previsti con la legge di bilancio 2017. Ricordiamo che oltre al requisito contributivo della Q41, bisognava aver maturato almeno un anno di contribuzione prima del 19mo anno di età, oltre a rientrare nelle categorie di disagio individuate dal legislatore.

Tornando nello specifico del quesito posto, un recente comunicato stampa emesso dall'INPS il 20 dicembre del c.a. e pubblicato il giorno successivo sul sito dell'Istituto ha offerto alcuni chiarimenti di merito, anche se ancora non è disponibile una data certa a partire dalla quale i richiedenti potranno percepire i propri assegni (come invece già avvenuto per le domande relative all'APE sociale). Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate e Quota 41: ecco quando potrebbero essere pagati i primi assegni

Assodato che purtroppo i primi pagamenti per la Quota 41 potranno arrivare solo a partire dal 2018, possiamo prendere spunto dalle stesse parole contenute nel comunicato stampa citato in precedenza per chiarire qual è al momento lo stato aggiornato della situazione.

"L’Inps, a partire dai primi giorni di gennaio, inizierà a liquidare anche le prestazioni destinate ai lavoratori precoci", si legge all'interno della nota. Questo non vuol dire però che i pagamenti saranno immediati. Infatti, secondo quanto riferisce l'Istituto, "i beneficiari riceveranno i primi pagamenti a partire dai primi di febbraio 2018".

Sulla questione resta da segnalare che vi sono alcuni casi molto sporadici di persone che dichiarano di aver ricevuto il pagamento in anticipo rispetto ai tempi appena delineati. L'ipotesi è che si possa trattare di alcune lavorazioni pilota, vista la posizione ufficiale dell'ente. Resta il fatto che i tempi garantiti per tutti sono quelli che vi abbiamo appena comunicato, pertanto è corretto considerare tali scadenze come date di riferimento per la stima di ricezione dei propri pagamenti.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità che abbiamo riportato. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.