Nella puntata di questo 26 maggio di 'Otto e mezzo' su La7 è intervenuta l'attrice Jasmine Trinca, che rispondendo alle domande della conduttrice Lilli Gruber, ha affrontato insolitamente numerosi argomenti politici. Ecco che cosa ha detto.

'Sono molto di sinistra, Bersani e Pisapia rappresentano la sinistra più del PD. Stimo politici di professione'

Parlando dello stato attuale della sinistra politica, la Trinca ha detto: "L'importante sarebbe poter continuare a distinguere fra una vera sinistra e la destra, è un discorso che vale per la Francia dove il nuovo che avanza ha fatto saltare completamente il Partito Socialista, ma anche per l'Italia.

Certamente Pisapia e Bersani rappresentano ancora un'anima davvero di sinistra rispetto al Pd; io la sensazione che in questo paese ci sia una forte necessità di attenzione al sociale e uno sguardo agli ultimi, le persone a fianco a noi vedono trasformata la propria vita. Su D'Alema? Posso dire che io non sono assolutamente contraria ai politici di professione, anzi ho stima per chi questo lavoro lo sa fare e lo ha fatto anche in anni in cui c'era una profonda serietà. Naturalmente ci vuole anche un senso di responsabilità e questo riguardo anche alla scissione dentro un partito. Ci vuole inoltre onestà e integrità. Il male dell'Italia oggi non ha un nome e un cognome. Al referendum costituzionale non ho potuto votare perché ero all'estero, detto questo sono una ragazza con un pensiero molto a sinistra.

E una sinistra riformatrice tipo il PD mi vede meno appassionata".

'Stimo gli intellettuali; ci vorrebbe una riforma della scuola'

Sul ruolo degli intellettuali nella politica odierna la Trinca ha detto: "Ho grande stima per gli intellettuali, anche se forse bisogna capire davvero chi sono. Ma questo ruolo di persone che vedono le cose prima degli altri e ce le provano a far vedere sono importanti.

L'Italia in cui stiamo vivendo adesso però lascia poco spazio alle passioni e alle pulsioni politiche, quindi gli stessi intellettuali fanno fatica perché la realtà che viviamo è piuttosto amara e triste. Capisco il bisogno di innovare e di sistemare la burocrazia, però dovremmo partire da cose più semplici: serve più attenzione al sociale e all'uguaglianza per le persone.

In questo paese si fa molta fatica .Un tempo c'era il cosiddetto cattivo (Berlusconi, ndr) ed eravamo tutti uniti su quel fronte, in realtà penso che i piccoli contentini e i bonus non possano rappresentare un vero cambiamento per il paese. Serve piuttosto una sana e vera riforma della scuola, quando ero ragazzina io la scuola italiana era vista come un modello straordinario, mentre oggi noi ci perdiamo a guardare gli anglosassoni e i ragazzi non sanno scrivere in italiano".

Le critiche di Jasmine Trinca al M5S di Roma

Infine ha parlato del Movimento 5 Stelle: "Hanno delle istanze che sono tutti e quindi anche sane, però poi al dunque e alla prova dei fatti le esperienze di Governo dei 5 Stelle non mi hanno convinto.

Roma è un nodo molto difficile, non solo per colpa del Sindaco ma del sistema. Detto questo è una città che con il Governo 5 Stelle non ha fatto passi avanti, anzi delle piccole realtà sociali e culturali hanno avuto difficoltà. C'è una scuola materna di Roma che fa un lavoro importante sul piano interculturale e per l'integrazione che ha ricevuto uno sfratto perché la Corte dei Conti le chiede di pagare un affitto diverso, come se fosse un locale e non invece per il lavoro sociale importantissimo che sta portando avanti.Mi pare che si vogliano consegnare spazi del comune a realtà che sono probabilmente speculatori anzichè stare attenti al sociale. Oppure il movimento dei ragazzi del cinema America che hanno salvato un cinema e ne stanno prendendo un altro con un regolare bando, bisogna aiutarli, invece sull'arena di Trastevere il M5S dice che è disponibile a dare solo 3 giorni di proiezione, mentre questi ragazzi con le loro sole forze rilanciano la città senza chiedere aiuto a nessuno".