La Onlus dedita all'Ambiente, Legambiente, anche quest'anno ha delineato un quadro generale in merito alla raccolta differenziata in Italia. Sottolineando pregi e difetti dei comuni nostrani. L'iniziativa si chiama Comuni ricicloni e si riferisce alla percentuale di differenziata dei primi mesi dell'anno corrente. Vediamo com'è andata quest'anno.
Intanto bisogna subito dire che le Regioni più virtuose sono Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, giacché presentano la più alta concentrazione di Comuni Ricicloni, ossia quei Comuni che superano la soglia minima del 65% di raccolta differenziata.
Ma al grande successo del Nord est bisogna aggiungere la buona notizia derivante dal centro-sud, dove i Comuni Ricicloni sono aumentati del 5%, passando dal 15 al 20 per cento del totale nazionale. Un gran salto in avanti lo ha fatto registrare la Regione Marche, con un balzo del 15% in un anno.
Poi ci sono i cosiddetti Comuni "rifiuti free", ossia quegli enti locali capaci di riciclare oltre il 90% dei rifiuti prodotti. Inseguendo l'obiettivo "rifiuti zero" già centrato da città grandi come ad esempio San Francisco. In Italia sono ben 300 e non sono tutti Comuni con pochi abitanti, anzi. Si pensi a Empoli con i suoi 48 mila abitanti che è al primo posto, seguita da tre comuni trevisani di 30 mila abitanti.
Le grandi città (ossia quelle che superano i 50mila abitanti) sono invece ancora la nota dolente, eccetto Milano. La città meneghina ha infatti superato il 50% di raccolta differenziata e ha meritato una "menzione speciale". Come si è arrivati a questo risultato? Intanto grazie alla raccolta porta a porta della frazione organica che a Milano ha fatto registrare una qualità del 95% e una media di 90kg/abitante l'anno raccolti.
Meglio pure di altre importanti capitali europee efficientissime in questo settore.
Ma altro fattore determinante è l'impiego di sacchetti per la raccolta dell'umido biodegradabili e compostabili. Attualmente gli shopper per asporto merci rappresentano il 50% dei sacchi compostabili utilizzati per raccogliere l'umido a Milano.
E si spera che tanti altri esercizi commerciali li adoperino al fine di far salire tale già lusinghiero risultato.
Non si può dire lo stesso per tante altre grandi città. A Napoli la differenziata non arriva al 30%, mentre altre città come Palermo o Reggio Calabria fanno spesso ancora i conti con l'emergenza rifiuti. Un pericolo che sta iniziando a riguardare perfino la Capitale, che non ha ancora trovato una soluzione sostitutiva alla discarica di Malagrotta chiusa mesi fa.