Il mese di dicembre è stato caratterizzato dall’alta pressione, ma l’anticiclone inizia a mollare la presa in queste ore. Correnti d’aria fredda sono in arrivo dalla Russia, le quali porteranno addirittura la neve a quote basse. Questa è la situazione che si prospetterà nei prossimi giorni a cavallo di Capodanno. Dopo un primo calo termico, avremo alcuni fenomeni sul centro-sud dell’Italia prima di fine anno, con le zone adriatiche ad essere le più coinvolte. Trattandosi di una discesa che investirà la penisola marginalmente, continueranno a beneficiare di un clima più mite le altre aree del territorio nazionale.

Gli esperti delle Previsioni meteo fanno sapere che i rovesci interesseranno inizialmente Molise e Puglia, spostandosi poi verso le altre regioni meridionali. La neve cadrà anche sotto i 500 metri in alcune zone interne.

Successivamente, per via dello spostamento dell’anticiclone verso l’Islanda, saranno richiamate masse d’aria gelida verso l’Italia. Nei primi giorni dell’anno nuovo, stando a quanto riporta Ilmeteo.it, si andrà a formare un vortice di bassa pressione sul Mediterraneo, che porterà instabilità. Il maltempo caratterizzerà gran parte della prima decade di gennaio, specie nei giorni intorno all’Epifania. Oltre ad una diminuzione dei valori termici, si prospetteranno piogge e nevicate fino a quote basse su determinate regioni.

Volgendo lo sguardo più in là nel tempo, cosa ci attenderà nelle settimane seguenti? Scopriamo le proiezioni a lungo termine.

Previsioni del tempo per il mese di gennaio

L’alta pressione, che ha surriscaldato la nostra penisola per buona parte dell’ultimo mese, come detto, subirà una battuta d’arresto graduale. Il primo indebolimento, dovuto ai colpi sui fianchi attesi negli ultimi giorni di questa settimana, avremo una stoccata più decisa appena dopo Capodanno, dovuta alle correnti provenienti dai comparti artici e sub-polari.

Gli esperti ritengono che giungerà una circolazione depressionaria entro la fine della prima decade del mese, la quale coinvolgerà principalmente il centro-sud, mentre il nord resterà ai margini. Le temperature rimarranno negli standard del periodo, mentre la piovosità sarà maggiore nelle regioni centrali. Non mancherà la neve.

Fino a metà del mese, invece, avremo un incremento della pressione sull’Europa centro-occidentale, con conseguente ritorno del bel tempo, seppur le pianure verranno interessate da nebbie. I valori termici saranno in netto aumento. La parte conclusiva della seconda decade, poi, vedrà un nuovo peggioramento, con un’altra fase invernale. Il maltempo proseguirà anche nella terza decade, quando da nord-ovest arriveranno perturbazioni. Trattandosi di proiezioni, bisognerà comunque attendere un po’ prima di avere un quadro più definito, ma nel frattempo vi invitiamo a seguirci per ricevere altri aggiornamenti sulle previsioni del tempo.