Il premier Paolo Gentiloni interverrà oggi, alle ore 9,30, alla conferenza organizzata dal CNR sul tema “Clima, agricoltura, Migrazioni: risultati scientifici e scenari possibili". L'iniziativa è prevista all’Accademia dei Lincei, nella sala di Fisica, in via Lungara 10. Il convegno è stato organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche con la presidenza del Consiglio dei ministri, in vista della Giornata mondiale dell’alimentazione in programma lunedì 16. Saranno affrontati i temi, delicati e di notevole rilevanza, della sicurezza alimentare e soprattutto delle emergenze migratorie, che sono associati al cambiamento climatico, riguardanti le popolazioni dell’Africa e del Mediterraneo in genere.
Nella sessione scientifica, il contributo della ricerca per comprendere da vicino gli impatti del cambiamento climatico. Nella sessione politica, si discuterà su come contribuire al successo dell'Accordo di Parigi sul clima e mitigare, al massimo, l'instabilità socioambientale nel Mediterraneo.
La sessione scientifica
I lavori saranno introdotti da Gentiloni, insieme al professore Massimo Inguscio, che presiede il Consiglio nazionale delle ricerche. Fra gli interventi programmati, annunciati quelli di Alberto Quadrio Curzio, presidente dell’Accademia dei Lincei; Josè Graziano Da Silva, direttore generale Fao; Francesco Rutelli, presidente Centro studi Futuro Sostenibile; Angelo Riccaboni, presidente della Fundaciòn Prima, Partnership on research and innovation in the Mediterranean area.
Alle 10,10 la sessione scientifica, moderatori Fabio Trincardi, direttore del dipartimento "Terra e ambiente"; Francesco Loreto, direttore del dipartimento "Bio-agroalimentare", e Gilberto Corbellini, direttore del dipartimento "Scienze umane e sociali". Interventi di Cristina Facchini, Isac, su "clima e cambiamento climatico"; Giuseppe Scarascia Mugnozza, Cnr e Università della Tuscia, su "Clima, foreste, servizi ecosistemici"; Franco Miglietta, Ibimet, su "Clima, agricoltura, mitigazione, adattamento"; Maria Eugenia Cadeddu, Iliesi, su "Clima, risorse agricole ed evneti migratori".
Commenti conclusivi di Angelo Riccaboni dell'Università di Siena, presidente della fondazione Prima.
La tavola rotonda
Alle 11,10 al via la sessione politica, una tavola rotonda. Introduzione di Francesco Rutelli, moderatore Mario Tozzi, Igag. I partecipanti: Riccardo Valentini, Università della Tuscia e Centro Euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici; Rachid Serraj, Cgiar, Indipendent science and partnership presso la Fao; Akinwumi Adesina, estensore dei Sustanaible development Goals delle Nazioni Unite; Grammenos Mastrojeni, ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale; Paolo De Castro, vice presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.
Commenti conclusivi di Mario Giro, vice ministro degli Affari esteri. alle 12,30 la chiusura dei lavori.
I mutamenti climatici
In climatologia con il termine cambiamenti o mutamenti climatici s'indicano le variazioni del clima della Terra, ovvero variazioni a diverse scale spaziali e storico-temporali di uno o più parametri ambientali e climatici nei loro valori medi: temperature, media, massima e minima; precipitazioni, nuvolosità, temperature degli oceani, distribuzione e sviluppo di piante e animali. La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici utilizza il termine mutamenti climatici solo per riferirsi ai cambiamenti climatici prodotti dall'uomo e quello di variabilità climatica per quello generato da cause naturali.
L'effetto serra è un fenomeno naturale che permette il riscaldamento dell'atmosfera terrestre fino ad una temperatura adatta alla vita. Senza l'effetto serra naturale, sarebbe impossibile vivere sulla Terra, poiché la temperatura media sarebbe di circa -18 gradi Celsius.
Il Cnr
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche è la più grande struttura pubblica di ricerca operante in Italia. E' stata fondata nel 1923. Dal 1989 il Cnr è un ente di ricerca per la realizzazione di progetti di ricerca, la promozione dell'innovazione e della competitività del sistema industriale nazionale. Si occupa anche dell'internazionalizzazione del sistema di ricerca nazionale. Ha anche la missione di fornire tecnologie e soluzioni ai bisogni emergenti nel settore pubblico e privato.
Si avvale di un patrimonio di risorse umane che conta oltre 8 mila dipendenti, la metà dei quali è rappresentata da ricercatori e tecnologi. Circa 4 mila sono i giovani ricercatori impegnati in attività di ricerca post dottorato nei laboratori dell’Ente. Un contributo notevole arriva dalle collaborazioni, anche internazionali, con i ricercatori delle Università e delle imprese. Il Cnr punta, inoltre, all’ampliamento della vasta rete di relazioni con l’esterno affinché le attività di ricerca nelle macro-aree scientifiche possano trovare una loro collocazione nello scenario della rete scientifica nazionale ed europea. Obiettivo perseguito attraverso la creazione e il consolidamento di una rete di legami programmatici a carattere sistematico e duraturo.
Relazioni internazionali
Nell'ambito delle attività relative alle relazioni internazionali viene finanziato e promosso lo scambio dei ricercatori per lo svolgimento di programmi di ricerca sia comuni sia a tema libero. La Struttura di particolare rilievo "Valorizzazione della Ricerca", Sprvr, coordina e raccorda le attività dell’ente relativamente alle funzioni del marketing della ricerca, della gestione della tutela della proprietà intellettuale e della valorizzazione attraverso la generazione di nuova impresa tecnologica. Il Servizio di prevenzione e protezione, Spp, del Cnr fornisce indirizzi e consulenza alla rete scientifica e alle strutture amministrative del Cnr per il continuo miglioramento delle condizioni degli ambienti di lavoro e dei processi lavorativi.
A tale servizio è affidata anche la predisposizione e l'organizzazione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori dell'ente ai sensi della normativa vigente ed il coordinamento delle attività concernenti la radioprotezione.