Normalmente i T-Rex sono rappresentati come mostri titanici in grado di seguire e divorare le proprie prede. Complice Hollywood probabilmente. Basti pensare a “Jurassic Park", di cui il tirannosauro ne è senza ombra di dubbio l'emblema: il dinosauro corre dietro una jeep, sbuca fuori al momento meno opportuno spaventando le persone, persino mangiandole e si sente arrivare semplicemente osservando l'acqua che vibra nel classico bicchiere. Finzione. O almeno in parte.

La velocità del tirannosauro

Analizzando lo scheletro e le probabili connessioni muscolari di questa imponente creatura, i ricercatori ne hanno potuto stabilire andatura e velocità.

Ebbene, è emerso che questo predatore non sarebbe stato in grado di raggiungere una jeep in corsa. Le prime stime ufficiali della velocità media di un T-rex oscillavano tra i 7,2 - 10,8 chilometri orari. Ma c’è di più. Un team di paleontologi olandesi, guidato da Pasha van Bijlert ha recentemente ribaltato i calcoli sulla velocità del tirannosauro fatti in precedenza. Questo perché, le vecchie stime, in realtà, non avevano tenuto conto del ruolo che avrebbe avuto la coda nella locomozione. Si tratta dopotutto di una dimensione non indifferente. La coda costituisce più della metà della lunghezza dell'animale e, secondo le ricostruzioni del team van Bijlert, pesava quasi 1000 chilogrammi. Questa pesante massa era attaccata all'animale mediante legamenti che, simili ad elastici, le conferivano la capacità di oscillare durante la camminata.

In linea di massima, ogni animale, uomo compreso, possiede varie andature. Tra queste emergono la corsa, che corrisponde ad una velocità massima e la camminata, una marcia energeticamente ottimale. In poche parole, quando non c’è motivo di correre, la camminata sarà preferita poiché in grado di ridurre al minimo l'energia corporea da spendere per mantenerla.

Seguendo questo ragionamento ed associando ad esso il recente modello di locomozione del tirannosauro che include anche la coda, i ricercatori hanno ottenuto nuovi indizi sulla possibile andatura dell’animale. I calcoli per ottenere il ritmo della camminata sono stati basati su un esemplare fossile di T-rex adulto, lungo circa 12 metri ed appartenente al Naturalis Biodiversity Center, il museo di storia naturale di Leiden (Paesi Bassi).

Da ciò, è emerso un modello computerizzato dell'andatura del grande predatore. Successivamente, è stato considerato il passo del T-rex. Per ottenere tale misura di lunghezza, ricercatori si sono basati su orme fossili. Moltiplicando poi ritmo e lunghezza del passo, hanno ottenuto la velocità dell'animale che, altro non era, di circa di 4,5 km orari. La maggior parte degli umani dunque, potrebbe tranquillamente tenere il suo passo. Durante la corsa però, le cose cambiano. La coda non oscilla, ma rimane perfettamente allineata al corpo. La velocità massima che l’animale può raggiungere in questo caso, si stima essere tra i 16 e i 40 km/h. Ovviamente si tratta di stime, come ribadisce anche van Bijlert.

Tutti i calcoli infatti si basano su gambe e fianchi del T-rex, non considerando altre parti del corpo. Inoltre, si tratta di ricostruzioni, dunque ipotesi, poiché questo tipo coda, ad oggi, non esiste più in nessun altro animale vivente. Tuttavia, modelli del genere, sono fondamentali per capire il comportamento dei dinosauri negli antichi ecosistemi.

Il Cretaceo superiore: l'era dei dinosauri

Il T-rex, così come gli altri dinosauri, sono vissuti nel Cretaceo superiore. Il periodo Cretaceo è stato l'ultimo, ed il più lungo segmento, dell'era mesozoica. Il nome, deriva dai grandi depositi di calcare friabile presenti negli strati superiori del terreno in Europa settentrionale. È durato circa 79 milioni di anni, dalla fine del Giurassico (141 milioni di anni fa) agli albori del Paleogene (65 milioni di anni fa).

All'inizio del Cretaceo, le posizioni dei continenti erano ben diverse da quelle odierne. Vi era ancora la Pangea, anche se, sezioni di questo super-continente si stavano già allontanando. Come nel caso del Nordamerica e dell'Eurasia. Tuttavia, era ancora possibile spostarsi su gran parte di queste terre, giacché rimasero collegate per molto altro tempo. Queste lente migrazioni geografiche dettero inizio a stagioni sempre più distinte e percettibili. In Europa ad esempio, il clima era ben distinguibile. Nella parte occidentale del continente vigeva un clima mediterraneo, mentre nelle zone settentrionali regnava il gelo. Ma senza ghiacciai perenni. Grazie alle alte temperature infatti, il Cretaceo è il periodo con il livello dei mari più alto della storia.

I dominatori di questo periodo, erano senza dubbio dinosauri e pterodattili. Comparsi circa 100 milioni di anni prima, avevano colonizzato tutto il pianeta. Terre emerse e mari profondi. Queste grandi creature però, non rimanevano stabili nell'ambiente in cui vivevano. Erano infatti in continua evoluzione. Per ogni specie che scompariva, ne emergeva un'altra meglio adattata a quel determinato ecosistema. Con l'evoluzione di nuove piante e fiori, si diffusero molti dinosauri erbivori come gli adrosauridi e i ceratopsidi. D’altro canto, per una specie vegetariana che nasce, se ne sviluppa una carnivora. I T-rex. Imperatori indiscussi del territorio, vertici di ogni catena alimentare. Alla fine del Cretaceo però, circa 65 milioni di anni fa, tutto finì.

Il perché ed il come è ancora fonte di grande dibattito. Quel che è certo è il risultato, ossia l’estinzione di massa a cui andarono incontro molte specie di piante, fiori, animali e, soprattutto, i dinosauri stessi.

Stile di vita del T-rex

Il tirannosauro visse fondamentalmente in quelli che ad oggi sono gli Stati Uniti occidentali. Da recenti scoperte è emerso che gli esemplari di T-rex erano addirittura miliardi. Il censimento è stato fatto per la prima volta dal team di Charles Marshall, Università della California. Da tali analisi si segnalano almeno 2,5 miliardi di tirannosauri che vagavano in America del Nord, circa 66 milioni di anni fa. Di questi esemplari, circa 20.000 individui erano vivi nello stesso frangente di tempo, dunque coesistenti nei medesimi territori.

La caccia era quindi dominata dalla variabilità ecologica. Le aree di caccia erano ampie. Si stima che un singolo T-rex vivesse in uno spazio di 2,3 milioni di km quadrati. Ogni generazione di tirannosauro viveva all'incirca 20 anni. Predatore energico, carnivoro senza eguali, aveva presumibilmente un metabolismo del tutto simile ai moderni draghi di Komodo. Non è ancora ben chiaro se cacciasse attivamente o si cibasse di carcasse. Molti studiosi infatti, analizzando il cranio del dinosauro hanno notato bulbi e nervi olfattivi particolarmente sviluppati. Esso aveva dunque un olfatto impeccabile, l'ideale per scovare le carcasse. Inoltre, le zampe anteriori molto corte non aiutavano ad immobilizzare la preda, che, unito alla sua andatura non troppo veloce, ha fatto pendere l'ago della bilancia verso la necrofagia.

Tuttavia, molti reperti di dinosauri predati dal tirannosauro denotano una indubbia partita di caccia. I ricercatori sono giunti alla conclusione che il tirannosauro aveva una predazione indubbiamente attiva, ma, all'evenienza, era necrofago. Dopotutto, il quantitativo di carne per saziarsi doveva essere dell'ordine di centinaia di chili al giorno. Alcuni reperti ossei di tirannosauro inoltre, mostrano attacchi feroci da individui della stessa specie. Non è ancora chiaro se questi esemplari duellassero fino alla morte o siano di fatto episodi di cannibalismo. Quel che sembra certo invece, è la modalità di caccia. Pare infatti che non cacciassero da soli, ma in branco, come i come i lupi. O almeno non tutti.

La caccia in branco era legata presumibilmente a parenti stretti di T-rex. Ad oggi, sono stati rinvenuti solo pochissimi esemplari di tirannosauro. Se ne contano circa 100, di cui solo 32 sono resti giovanili. La maggior parte di questi sono provenienti dalla Hell Creek Formation, Montana. La stragrande maggioranza dei T-rex dunque, sono ancora sepolti. Riportarli alla luce potrà essere utile alla scienza per gettare nuove basi atte a comprendere al meglio queste gigantesche creature.