Cosa non funziona ancora nell'Inter? Ci sono ancora molte cosa da rivedere nell'Inter, dopo il pareggio thriller con il Napoli. Dalla mancanza di movimento delle punte -"Don" Rodrigo Palacio non è ancora al cento per cento - al fatto che sui falli laterali i giocatori nerazzuri si dissolvono. Mentre -ahimè - Nemanja Vidic, inizia ad essere un problema più che una soluzione.

Cosa invece funziona? Andrea Ranocchia si conferma il vero leader della difesa. Dodò è un motorino inarrestabile che, a differenza di Yuto Nagatomo, è dotato anche di ottima tecnica.

È lui che scodella i palloni in area per i gol di Fredy Guarin, il quale continua ad intestardirsi sul dribbling di troppo che fa subire il contropiede del raddoppio partenopeo, ed Anderson Hernanes, questa volta più luci che ombre. Mateo Kovacic è troppo giovane ed innamorato della palla per essere perfetto L'Inter fa fatica a trovare sbocchi ma fa circolare la palla bene, prendendo un palo con Hernanes e divorandosi un gol con Maurito Icardi. Ultimamente piuttosto in ombra. Del resto Maurito è uomo d'area se non servito a dovere diventa spettatore non pagante.

Attributi

Ma finalmente non si sono viste in campo undici comparse. Finalmente abbiamo visto -se non gli occhi della tigre - la determinazione e gli attributi degni della maglia nerazzurra.

Un atteggiamento a cui a ha contribuito anche Erik Thoir dando un messaggio chiaro alla squadra, dopo un colloquio negli spogliatoi di Appiano Gentile alla vigilia della partita. Walter Mazzarri sarebbe rimasto al suo posto, a prescindere dal risultato. Sarà un caso ma non si sono viste gambe tirate indietro. Forse alcuni giocatori hanno compreso che non compete a loro la scelta del tecnico.

Finalmente WM ha osato puntare su qualche giovane speranza, aiutato anche dall'emergenza infortuni, preferendo Obi (buona personalità) prima e Mbaye (volonteroso ma un pò confuso) dopo, alla scontata scelta di M'Vila.

Finalmente ET ha esultato come un tifoso. E finalmente abbiamo sentito il Meazza applaudire.