È inusuale che un arbitro rilasci interviste dopo una partita, ma è ciò che ha fatto Gianluca Rocchi, fischietto ritenuto responsabile della "partita dello scandalo", quel Juventus-Roma che, visto con gli occhi di un tifoso romanista, ha portato la Juve a vincere con 3 gol irregolari, visto con gli occhi di un tifoso juventino, ha portato tre punti corretti ai bianconeri. L'intervista è stata realizzata da Donatella Scarnati per il Processo del Lunedì ed è stata possibile perché Rocchi è momentaneamente sospeso e, probabilmente, verrà retrocesso per ritrovare la serenità.
Le dichiarazioni dell'arbitro Rocchi
Ma cosa ha detto di preciso Rocchi? In sostanza l'arbitro ha ammesso un solo errore sui cinque episodi contestati: il primo rigore concesso alla Juventus. Non tanto perché il rigore ci fosse o non ci fosse, ma per la gestione del caso che, come dice lui stesso, è stata "anomala". "La mia gestione dell'episodio del rigore di Maicon è stata anomala: diciamo che una gestione non equilibrata della situazione ha creato tensioni tra i calciatori e nei confronti dell'arbitro". Tradotto non è tanto il problema del rigore, quanto il fatto che lui prima abbia concesso punizione dal limite e poi dopo abbia cambiato idea sulla spinta delle proteste dei bianconeri.
Non torna invece sugli altri episodi l'arbitro Rocchi, ovvero sul secondo rigore dato a Pogba con fallo probabilmente fuori area, sul rigore concesso a Totti nel quale sia il capitano giallorosso che Lichtsteiner si sono trattenuti a vicenda, o sul gol di Bonucci con Vidal in fuorigioco. Ritiene invece corretta l'espulsione a Rudi Garcia, una decisione sofferta, dice Rocchi, perché non è mai bello espellere un allenatore, ma il gesto fatto dal francese non è ammesso dal regolamento e dunque, siccome l'arbitro deve fare rispettare il regolamento prima ancora del buon senso, ha ritenuto necessario il provvedimento.
Cosa ne sarà ora di Rocchi? Lui stesso ha ammesso che sarebbe positivo per la sua carriera prima un momento di pausa e poi riprendere in qualche ambiente con meno tensione, magari in Serie B dove i commentatori televisivi non sono così accaniti. E magari dove non ci sono Juventus e Roma che al momento sono le macchie più pesanti su una carriera tutto sommato molto positiva.