E' tempo di Europa, è tempo di dimostrare concretamente che il progetto bianconero va avanti a gonfie vele e che la Juventus, dopo aver dimostrato ampiamente di essere competitiva anche in questa stagione in Italia, si consacri quanto mento tra le otto squadre più forti del vecchio continente. La situazione di classifica al momento non è certo ottimale: l'Atletico, a meno di quelli che sarebbero clamorosi ribaltoni, è praticamente certo di uno dei due posti per gli ottavi di finale, mentre l'arrembante Olympiacos Pireo, vera sorpresa del girone, si contenderà sino all'ultimo il posto con la Juventus di Allegri.

Tagliato fuori, ma non dalla matematica, sembra il Malmoe, prossimo avversario della squadra di Allegri mercoledì sera, in terra scandinava. "Orgoglioso dei ragazzi e della strada che stiamo percorrendo": così aveva tweettato il tecnico livornese dopo (l'ennesima) vittoria dei bianconeri in campionato, questa volta però con un avversario di livello, come la Lazio, battuto a domicilio col netto punteggio di 3-0.



Prova di forza che non deve far comunque sedere sugli allori la squadra e l'ambiente: c'è una Champions League da giocare e tanto da dimostrare fuori dal confine nazionale, dove anche la Juventus di "Contiana" edizione non ha mai brillato. Champions League che per la vecchia guardia è una vera e propria ossessione, in senso positivo del termine, il che ha indotto due simboli ormai storici come Chiellini e Buffon a firmare il rinnovo di contratto, proprio per centrare con la Juventus un traguardo che alla squadra con più tifosi in Italia manca da tanto, troppo, tempo.

A dar una mano alle ambizioni juventine potrebbe essere il nuovo modulo adottato da Allegri, il 4-3-1-2 che più si avvicina agli standard di gioco che hanno le altre grandi in Europa: uno schema tattico provato nelle ultime uscite in serie A, con ottime referenze viste le vittorie, larghe, arrivate prima col Parma, poi con la Lazio.

Pochi i dubbi di formazione per la squadra di Allegri, che confermerà il blocco visto all'Olimpico, con ballottaggi sulla fascia sinistra dove Evra e Padoin si giocano la maglia da titolari, e a centrocampo, dove Pereyra potrebbe lasciar spazio a Vidal.