Edison Cavani e Ezequiel Lavezzi, uno uruguayano l’altro argentino, entrambi hanno fatto sognare i tifosi del Napoliqualche anno fa. Quando allenatore dei partenopei eraWalter Mazzarri, il quale sembrava finalmente aver fatto il salto di qualità ed essere pronto per una grande squadra. Invece le loro strade si divisero: i primi due dirottarono aParigi, lui a Milano, in quella Inter che non lo ha mai amato. Di quel Napoli dalle belle speranze è rimasto solo Hamsik, che però oggi sembra lontano parente di quello visto in quegli anni (sebbene domenica sera abbia giocato discretamente).

Se con Lavezzi i rapporti sono rimasti buoni (fu una scelta di cuore legata alla ragazza che insisteva nell’andare nella capitale francese), con Cavani il rapporto si è un po’ inclinato e quella è stata vista più come una scelta di tasca che di cuore. Ma oggi Edison, scoperto dal vulcanico presidente del Palermo Zamparini – che come fatto con lui, oggi si gode le prodezze di Dybala e Vazquez – lancia messaggi d’amore alla sua ex squadra, sognando un ritorno. Ma deve esserci una condizione…

Mai con De Laurentiis

In un’intervista a cuore aperto a Radio Sport 890, Cavani ammette di aver vissuto tre stagioni stupende con una città che gli ha dato praticamente tutto. Dice di sperare in un ritorno a Napoli, e di averne già parlato con la sua famiglia.

Ma c’è solo un problema: il Presidente Aurelio de Laurentiis. Motivo? L’attaccante spiega perché 'Non mi sono piaciute certe dichiarazioni dette alla mia partenza, non le meritavo ma per rispetto non ho risposto'. Quali sarebbero queste parole? Come spiega La Gazzetta dello sport, il presidente dei partenopei e produttore cinematografico ha affermato un anno fa che l’attaccante sudamericano era egoista e la squadra doveva giocare per lui.

Parole che gli hanno fatto male, per tutto quanto dato alla squadra.

Numeri da capogiro

Cavani è andato via dal club partenopeo nell'estate del 2013, a suon di milioni: ben 63 sborsati dal Paris Saint German. E non si direbbe che la squadra era costretta a sacrificarsi per lui, visto che l’uruguayano è sempre stato molto generoso, ripiegando spesso anche nella fase difensiva durante le gare. Inoltre, ha segnato 104 gol in 3 anni.