Una partita combattuta, una pioggia battente e uno 0 a 0 che è però sufficiente a dare la matematica certezza della promozione in Serie A. Questi sono gli ingredienti della sfida di ieri sera fra la capolista Carpi e il Bari, al termine della quale la squadra emiliana ha festeggiato la sua prima storica promozione nella massima serie del calcio italiano.

Dopo il fischio finale, al "Cabassi" giocatori e tifosi hanno potuto festeggiare uno storico traguardo, certamente sorprendente e inaspettato, in primis dalla società emiliana stessa. Quella che sta andando verso la conclusione è infatti la seconda stagione disputata dal Carpi in Serie B, dopo la promozione di due anni fa nella finale play-off di Lega Pro nella quale era stato sconfitto il favoritissimo Lecce: di sicuro la salvezza era l'obiettivo che tutti speravano e un campionato tranquillo sarebbe stato un grosso auspicio.

E invece è arrivata addirittura la promozione in Serie A, con cinque giornate di anticipo e un campionato letteralmente dominato dalla squadra allenata da Castori.

E proprio mister Castori è uno dei protagonisti di questa storica promozione, grazie alla sua esperienza nel mondo del calcio, alla sua determinazione ("Non voglio fighetti in squadra ma gente che sputa sangue") e al suo gioco verticale e in velocità sintetizzato nel suo 4-4-1-1. Altro protagonista è il portiere Gabriel, di proprietà del Milan ed esaltato ieri dal mister al termine della partita, ma anche Mbakogu, autore di 14 gol in questa stagione. Ma è tutta la squadra in generale a meritare questa grande soddisfazione, grazie ad una compattezza che ha portato una neopromossa a lasciarsi dietro le big della Serie B.

Il 28 aprile 2015 verrà ricordato quindi come il giorno della storica promozione in Serie A e quella che verrà sarà una stagione importante per il Carpi, che andrà ad affrontare per la prima volta società come Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma e Lazio, in un clima sicuramente diverso rispetto alla serie cadetta. In questo senso la fortezza dello stadio "Cabassi" non sarà sufficiente ad ospitare le gare casalinghe del Carpi, in quanto servirebbero 10 mila posti per avere il via libera della Lega di Serie A, a discapito degli attuali 4200.

Per questo motivo è probabile che il Carpi giochi le partite casalinghe del prossimo anno a Modena o a Parma.

Il Carpi raggiunge così in Serie A il Sassuolo, altra squadra della provincia di Modena, valorizzando la realtà provinciale e gli sforzi imprenditoriali del presidente Claudio Caliumi. Dopo il fallimento del Parma e la conseguente inevitabile retrocessione ecco un'altra squadra emiliana a prenderne il posto, aspettando le sorti del Bologna. Carpi intanto festeggia e si gode la promozione: la notte di ieri è un ricordo vivo e la Serie A è un domani da affrontare con entusiasmo.