Alla vigilia della partita Donadoni aveva parlato di partita a "testa alta" ed è stato accontentato, i suoi ragazzi tengono bene il campo contro la Juve e giocano di rimessa. Dall'altra parte, i bianconeri non mettono in mostra la loro migliore prestazione, non riuscendo quasi mai a trovare il varco giusto tra le maglie gialloblu. Gli Juventini, privi di Buffon e Tevez (a riposo in vista di martedì), scendono in campo più o meno con la stessa formazione che a Firenze ha guadagnato la finale di Tim cup. Oltre ad Ogbonna al posto di Bonucci, le novità sono davanti con Coman e Llorente, Marchiso sempre in regia, in attesa di Pirlo.

Parma che presenta la formazione tipo con Nocerino ad interrompere il gioco e Jorquera a cercare di costruirlo, mentre Ghezzal e Belfodil provano a mettere in crisi la retroguardia bianconera.

Fatica Juve

Nel primo tempo si inizia già a capire la dinamica della partita, Juventus che cerca di gestire la palla e Parma che chiude gli spazi per provare a ripartire in contropiede. Partita che per la prima buona parte di gioco, infatti, è bloccata, poche occasioni da una parte e dall'altra. Il primo pericolo la Juve lo crea sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti avversaria, cross di Marchisio, testa di Vidal sul secondo palo, Mirante respinge. Gli ospiti cercano di fare gioco ma il Parma è ben organizzato e non permette grandi giocate.

Anche le sponde di Lloriente sono rese inefficaci, con lo spagnolo che soffre molto la presenza di Santacroce che non gli permette di servire i compagni. Sul finire dei primi 45' Coman, fino a quel momento un po' fuori dal gioco, punta i difensori entra in area è tira, Mirante attento respinge salvando il risultato.

Colpo Parma

Secondo tempo che vede un inizio più intraprendente da parte della squadra ducale, con un paio di conclusioni da fuori e delle ripartenze pericolose.

Tuttavia è ancora la Juve a provarci, prima con un tiro da fuori di Coman alto non di molto sopra la traversa e poi con un sinistro fuori area di Marchisio di poco fuori alla sinistra di Mirante. Ma proprio quando la Juventus sembrava riprendere il gioco in mano, una palla persa a metà campo fa ripartire Ghezzal che scarica sulla destra, palla dietro ed a rimorchio Mauri piazza un bel tiro che batte Storari, 1-0.

Dopo il goal subìto la juve non riesce a reagire, stranamente. Neanche l'ingresso di Morata e poi di Pepe e del giovane Vitale riescono a dare la scossa. Finisce così, con il Parma che festeggia e che può ancora sperare nel miracolo, problemi societari permettendo.

Testa al Monaco

Probabilmente, i ragazzi di Allegri ,oltre ad aver trovato un avversario in forma, con la testa erano già alla sfida di Champions di martedì contro i francesi del Monaco. Peccato, occasione sprecata per mettere un altro pezzo di scudetto in cassaforte, come si rammarica Allegri. Di sicuro con il Monaco ci vorrà un'altra Juventus, quella che fino ad ora ha giocato come uno schiacciasassi, anche perché, in attesa di Torino-Roma, se i giallorossi dovessero vincere in vantaggio scalerebbe a +11, un distacco ancora rassicurante, fermo restando che si tratti solo di uno scivolone. Se l'articolo ti è piaciuto, clicca "segui" in fondo alla pagina!