Una grandissima Juventus è quella che si è imposta al Franchi per tre reti a zero. Grandissima perché non solo ha costruito la sua larga vittoria sul gioco e sulla solidità difensiva, ma ha anche saputo reagire ai numerosi infortuni che la stanno impoverendo dei suoi pezzi pregiati. Pogba, Pirlo e Asamoah era noto che non sarebbero stati della gara, ma questa mattina pure Tevez aveva dovuto dare forfait per un affaticamento muscolare ai flessori della gamba destra, costringendo Allegri a schierare il suo pupillo Matri. Lo stesso Matri che con un po' di fortuna ha sbloccato un match, al 25' del primo tempo, piuttosto equilibrato e che ci aveva proposto fin lì una Fiorentina tutt'altro che rinunciataria nella fase offensiva.
Tuttavia dopo il primo gol, il muro viola ha cominciato a sgretolarsi specialmente a centrocampo, dove un fenomenale Marchisio (uomo partita), un grintosissimo Vidal, un instancabile Sturaro ed un sempre più trequartista di corsa e di tanta qualità come Pereyra hanno prevalso senza troppi problemi. La Fiorentina senza centrocampo non è più riuscita a produrre azioni d'attacco, infatti Salah e Gomez non sono mai stati della partita, ma soprattutto non ha saputo fare più filtro per la difesa lasciando troppo campo per le ripartenze tra le linee del Tucumano e di Morata. L'attacante spagnolo è in grande forma e si vede, ma troppo spesso pecca di superbia e si cimenta in dribbling o tiri impossibili trascurando le soluzioni più semplici.
Nel finale commette una grossa ed inutile sciocchezza che gli costa un'espulsione (eccessiva) per un fallo su Diamanti, con un conseguente biglietto in tribuna per la finale.
Il secondo gol bianconero arriva negli ultimi cinque minuti del primo tempo, subito dopo le indicazioni di Allegri, che voleva un ultimo sforzo da parte dei suoi giocatori.
In questa occasione Morata fa un dribbling nello stretto spettacolare che gli libera il tiro a giro di destro dal limite, ma il giocatore lo strozza un po' troppo e Neto distendendosi riesce a parare, tuttavia la respinta è corta e Pereyra ne approfitta insaccando il pallone con un tiro potente. Nella ripresa la Viola non riesce ad incidere nonostante la pausa e pertanto la Juve continua a dettare il gioco a suo piacimento.
Così, già nel primo quarto d'ora, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto perfettamente da Marchisio, Bunucci prende bene il tempo a tutti liberandosi nel centro dell'area, e con un destro al volo conclude in rete un gesto atletico da grande attaccante. Da lì in poi la Fiorentina tenta di reagire con l'ingresso di Diamanti che si dimostra il più attivo di tutti, ma il risultato non cambia e la Juventus stacca il pass per la finale in attesa di conoscere la sua rivale.