Il fuoco delle polemiche divampato sull'Inter nello scorso week end potrebbe dare vita a strascichi giudiziari. Le dure parole proferite sul proprio profilo twitter dal vice presidente della Fiorentina, Panerai, che aveva invitato il presidente del Coni Malagò a prendere seri provvedimenti contro l'Inter per le interferenze nella gestione del caso Salah, hanno avuto finalmente una replica da parte della dirigenza nerazzurra. "Nessuno deve permettersi di parlare a sproposito della nostra società" ha tuonato la squadra milanese in risposta alla dura presa di posizione del dirigente viola.
Nel comunicato l'Inter evidenza come siano "prive di fondamento" le illazioni diffuse dal tweet di Panerai, minacciando di intraprendere le dovute azioni legali per tutelare il buon nome della società nerazzurra. Panerai aveva attaccato l'Inter anche tacciandola di avere violato le norme del fair play finanziario ed invitando Platini a censurare il mercato eccessivamente dispendioso della squadra nerazzurra. L'Inter, nel comunicato, ha chiarito di avere "sottoscritto un accordo di pubblico dominio con la Uefa" legato al rispetto delle regole del fair play finanziario, rispedendo al mittente ogni addebito su presunte violazioni.
Il duro comunicato di Imbula
La società nerazzurra dovrà difendersi anche dal comunicato emesso da Willy Ndagi, padre del giocatore Imbula, a lungo trattato dall'Inter ma poi accasatosi altrove. Le dure parole di Willy Ndagi, che ha chiaramente appellato l'Inter di essere una "squadra da vomito" per come ha gestito la trattativa col giocatore, sicuramente avranno nella giornata di oggi pronta risposta da parte del club milanese. Nel comunicato Ndagi ha attaccato la dirigenza nerazzurra per presunte minacce subite tramite sms, per l'accordo di Imbula col Porto. Nel testo si fa riferimento a Mancini, che nel momento decisivo in cui si sarebbe dovuta chiudere la trattativa non avrebbe dato "alcun segno di vita", indispettendo l'entourage del giocatore di origini congolesi.