Alex Sandro è un nuovo giocatore della Juventus, il terzino brasiliano ex Porto ha raggiunto Torino e si è sottoposto alle rituali visite mediche.L'affare è andato in porto (non è un gioco di parole) per la cifra di 26 milioni di euro. Cifra consistente se si considera che l'esterno brasiliano andava in scadenza a giugno del 2016 (anche se su questo gli esperti di mercato hanno differenti opinioni in virtù dell'appartenenza di una quota del cartellino ad un fondo di investimento).

Se sarà un affare o un costoso flop sarà solo il campo a decretarlo. In questo breve articolo mi soffermerò sugli aspetti tattici del suo inserimento negli schemi di gioco di Mr.

Allegri.Come la maggior parte dei suoi connazionali ed omologhi di ruolo Alex Sandro si contraddistingue per la spiccata attitudine offensiva e si sono sprecati in questi giorni i paragoni col suo più celebre collega Roberto Carlos.

Bene, a mio modo di vedere, sono due terzini con caratteristiche molto diverse: se Alex Sandro fa della fisicità imponente un'importante caratteristica del suo gioco, il buon Roberto Carlos era dotato di una statura decisamente inferiore (1,68 cm ndr).Al contempo aveva un tiro decisamente più preciso e potente (ricordo ancora oggi una sua punizione in Bari-Inter che sfiorò i 140 km/h) ed una velocità sul breve che il secondo compensa con una progressione che ruba l'occhio allo spettatore.

Andando ad analizzare il suo inserimento nei meccanismi bianconeri i dubbi derivano dal modulo che Mr. Allegri ha cominciato ad adottare da metà della scorsa stagione e che sta riproponendo agli albori di quella che sta per cominciare.Nel 4-3-1-2 ruolo fondamentale per Max lo ricopre il celeberrimo centromediano metodista, colui che si posiziona da frangiflutti davanti ai suoi centrali difensivi, ruolo per il quale è stato scelto ad inizio stagione il panzer Khedira, salvo dover correre ai ripari quasi immediatamente per l'ennesimo infortunio muscolare del tedesco.

Allegri non è nuovo a questo tipo di scelte (come non ricordarsi di quando preferì l'arcigno Van Bommel davanti alla difesa portando all'epurazione di Andrea Pirlo dal Milan) tant'è che per sopperire alla mancanza del tedesco in questo inizio di stagione è cominciato a circolare il nome di un altro mediano (Illaramendi del Real chiuso dall'arrivo di Kovacic) ma questa è un'altra storia.

Tornando ad Alex Sandro sarà quindi schierato in una linea difensiva a 4 in cui le sue escursioni offensive vedranno l'interno di centrocampo (Marchisio) ed il centrale di sinistra (Chielllini) costretti ad occupare la sua zona per evitare facili contropiede degli avversari. Molto più adatto come modulo alle sue caratteristiche sarebbe stato il 3-5-2 di contiana memoria in cui avrebbe avuto le necessarie coperture alle sue folate offensive.

Il problema a mio modo di vedere non si pone nelle sfide sul territorio nazionale in cui è facile immaginare una Juve che chiude l'avversario in area di rigore e dove corsa, dribbling e cross del brasiliano potranno essere un'arma in più per scardinare le difese avversarie.

Molto più complicato sarà vedere il brasiliano a suo agio nelle competizioni europee contro compagini molto più aggressive e di mentalità decisamente più offensiva.

La mia personalissima opinione è che il nuovo terzino avrà un minutaggio importante in campionato mentre in Europa tornerà utile l'esperienza e la bravura in fase difensiva di Evra.