Dici Gigi Buffon e dici leggenda, perché a prescindere dal colore della sua maglia, a prescindere dal tifo per una squadra o per l’altra, non c’è alcuna divisione nel dire che il portiere bianconero e azzurro è uno dei più grandi campioni che la storia del calcio italiano e mondiale abbia mai avuto.

20 anni di serie A, dal Parma alla Juventus

Sembra ieri e sono passati già 20 anni da quando Nevio Scala, l’allora allenatore del Parma decise di buttarlo nella mischia il 19 novembre del 1995 in occasione di Parma-Milan, partita finita 0 a 0 anche e soprattutto per le prodezze del promettente diciassettenne di Massa Carrara, cresciuto a pane e sport, in una famiglia composta da atleti di ogni genere, da mamma Stella a papà Adriano, campioni di getto del peso, alle sorelle Guendalina e Veronica, affermate giocatrici di pallavolo.

Lo sbarco alla corte della Vecchia Signora

Dopo gli ottimi anni parmensi, che gli regalano l’accesso in nazionale e il titolo di campione europeo con l'Under 21nel 1996, oltre a 1Coppa Uefa, 1Coppa Italiae 1 Supercoppa italiananel 1999, soltanto qualche anno dopo Gigi Buffon viene notato non da una squadra qualsiasi, ma dalla Vecchia Signora bianconera, la compagine più titolata d’Italia che lo acquista dai gialloblù nel luglio del 2001. È soltanto l’inizio di una lunga storia d’amore.

Il primo scudetto con la Juventus

Pronti via, e alla sua prima stagione in maglia juventina Buffon conquista il primo scudetto della sua carriera, uno dei più belli, strappato all’ultima giornata, il 5 maggio 2002, agli storici nemici nerazzurri, sarebbe stato soltanto il primo di una numerosa serie.

Nel 2003 è tempo di vincere la Supercoppa Italiana e poi perdere amaramente la finale di Champions League a Manchester contro il Milan.

Gli anni di Calciopoli, l’amarezza della serie B e il titolo di campione del mondo

Arrivano altri 2 scudetti, quello del 2005 e quello del 2006, annullati da una sentenza quella di Calciopoli, ancora dalle tinte oscure, l’amarezza della serie B, accettata con la dignità e la consapevolezza di sempre, e poi la gioia senza fine del titolo di campione del mondo con l’Italia, un traguardo voluto, sudato, e meritato, arrivato soprattutto grazie alle sue parate, in particolare quelle nella finale vinta ai rigori contro la Francia.

Gli anni bui alla Juve, l’europeo perso nel 2012, la risalita con Conte

Seguono anni difficili alla Juventus, per la risalita dopo la retrocessione, due settimi posti, una finale persa all’Europeo del 2012 contro la Spagna e poi la rinascita con Conte e i tre scudetti consecutivi, fino allo scudetto dello scorso anno con Allegri e la nuova finale di Champions persa contro il Barcellona; nel frattempo con l’addio di Alex Del Piero, dal 2011 diventa a buon diritto il nuovo capitano bianconero, e con la sua grinta e la sua indiscussa professionalità continua a regalare prodezze e vittorie ai suoi tifosi e non solo.

Forever Superman

Chiunque ami il calcio non può negare la straordinarietà di questo campione che da 20 anni dà lustro all’intero movimento calcistico. Superman, questo il suo soprannome dai tempi del Parma, sarà anche invecchiato, ma la sua classe è eterna, e il cuore piange a pensare a quel giorno, si spera lontano, in cui deciderà di appendere i guantoni al chiodo. Gigi Buffon ha, infatti, ancora tanto da dare al mondo del pallone, e da buon “carrarino scolpito nel marmo”, così come lo definì Lippi nel 2006, si candida ad essere uno dei più grandi monumenti mai esistiti nel calcio italiano e mondiale.