Non ci sono più parole per descrivere questa Juventus, forse inarrestabile potrebbe essere il termine giusto, perché da quella sfortunata sconfitta contro il Sassuolo la compagine di Allegri non ha più perso una partita, inanellando una serie a dir poco da record di 10 vittorie consecutive, con la ferma intenzione di continuare su questa strada. Ma non è squadra da cullarsi sugli allori la Vecchia Signora, sebbene il Napoli capolista sia solo a due punti e l’Inter sia stata addirittura sorpassata. È chiaro che adesso i partenopei, vittoriosi contro il Sassuolo, sentano il fiato sul collo, ma dal canto suo la Juventus tiene i piedi per terra e pensa già alla prossima sfida.

Dybala una certezza, Khedira concreto

Anche nella prima di ritorno contro l’Udinese, nella nuovissima Dacia Arena, ad aprire le danze ci pensa Paulo Dybala, sempre più certezza, sempre più genio di questa squadra, con una punizione dai 20 metri che ci mette un attimo a scavalcare la barriera e ad infilarsi alle spalle del portiere friulano. 1 a 0 dopo solo un quarto d'oradi gara. Trascorrono solo pochi minuti edè Khedira, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a siglare di testa il pallone del 2 a 0. Juve famelica e grande concretezza da parte del tedesco con ungol, diverse azioni pericolose ed assist a volontà a decretare un match impeccabile da parte sua. Gli inizi difficoltosi sembrano ormai solo un brutto ricordo.

Ancora Dybala e poi Alex Sandro, la Juventus chiude la gara

Al minuto 26 “la Joya”, sempre più incontenibile, realizza anche il gol del 3 a 0 sugli sviluppi di un calcio di rigore procurato da Mario Mandzukic, atterrato in area da Danilo, a sua volta espulso per fallo da ultimo uomo. Partita praticamente chiusa, anzi no, al minuto 42 Alex Sandro, di destro dal limite dell’area, realizza il quarto gol juventino.

Adesso sì che la partita è chiusa. Primo gol in bianconero per il brasiliano a sancire di fatto la decima vittoria consecutiva per la Juventus.

Secondo tempo per tirare il fiato, dentro Caceres, Morata e Padoin

I successivi 45 minuti sono utili alla squadra juventina soltanto per tirare il fiato e per dare spazio all’ingresso di forze fresche, tralequali Morata, ancora a secco di gol, ma sulla via del recupero.

In vista dei prossimi impegni per Madama, questa sì che è una buona notizia. Giunge nel frattempo anche l’unica occasione per l’Udinese, dove Buffon, con la solidità di sempre, ci mette una pezza. La Juve sfiora anche il quinto gol, ma per i friulani l’umiliazione è già realtà in un giorno che doveva essere di festa per il nuovo stadio. Per i bianconeri di Torino la festa invece è solamente cominciata, ma la testa è già alla Lazio per la partita di Coppa Italia. L’imperativo è sempre lo stesso: vincere.