Atalanta-Genoa 0-2, prima trasferta post derby, è coincisa col riscatto innanzitutto di Gasperini. Il tecnico di Grugliasco ha infatti indovinato le scelte (oggi Ansaldi a destra e Suso alle spalle di Pavoletti) e vinto la partita grazie a un’ottima gestione dei cambi. Gli ingressi nella ripresa di Capel e Dzemaili hanno dato peso offensivo a un Genoa contratto nel primo tempo senza mai rinunciare a ripartire, dove a parte qualche occasione potenziale da ambedue le parti, si segnala la traversa su tiro deviato di Rincon nel recupero. Nella ripresa Gasperini ha capito che la gara fosse alla portata, anche perché i nerazzurri non riuscivano a pungere e puntualmente finivano nelle maglie di una difesa attenta, coperta dal lavoro di Rigoni e Rincon, che con l’ingresso di Dzemaili ha portato il venezuelano a vestire i panni dell’assist man per lo svizzero, autore di un tiro al volo che batteva Sportiello dopo uno dei suoi inserimenti.

Una classifica meno asfissiante

Atalanta in confusione e Genoa cinico nel raddoppiare dopo una sgroppata di Laxalt che metteva Pavoletti in condizione di realizzare, in spaccata, l’ottavo centro in campionato, nono con quello in Coppa Italia. Per Pavoletti sono 16 le reti realizzate col Genoa in appena un anno solare. Nel finale i bergamaschi provavano a riaprire il match senza costrutto e il Grifone ha potuto festeggiare al triplice fischio di Guida, anche in virtù del successo del Napoli a Frosinone. Genoa ora a +4 sui ciociari e +5 sul Carpi con un ritorno che si aprirà all’insegna di sfide da non fallire.

Due gare fondamentali

Dopo gli scivoloni con Carpi e Bologna, il calendario propone il Palermo al Ferraris e la trasferta sul campo dell’Hellas Verona.

In caso di bottino quanto meno sostanzioso, il Genoa potrebbe mettere al sicuro la sua posizione nella lotta per salvarsi, potendo affrontare il seguito del torneo senza l’acqua alla gola. 19 punti in 19 partite non sarebbero tanti ma, in un campionato come questo, basterà anche solo ripetere o fare un paio di punti in più per ottenere una salvezza tranquilla.

Ora la parola al mercato, in attesa del destino di Perotti, di Cerci e di tutti i nomi in ballo negli ultimi giorni. Il mercato ha già portato in dote Suso, oggi deludente da seconda punta, meglio nel derby a destra e Rigoni, quest’ultimo già insostituibile o quasi in mezzo.

Genoa attento e vincente, Atalanta quasi inguardabile

Il Genoa non ha incantato, ha fatto però bene il suo compito e ha trovato sulla sua strada un’Atalanta ai limiti della presentabilità, alla quarta sconfitta di fila. Bene farà l’ambiente a volare basso e a preparare senza alcun complesso di superiorità o di ritrovata spavalderia, le prossime due gare da affrontare con la medesima umiltà che oggi (e come forse anche in altre occasioni sarebbe potuto servire) ha portato al risultato positivo. Oggi, tra l'altro, il Genoa ha vinto per la seconda volta di fila a Bergamo e per la sesta di fila dopo aver perso in casa il derby. Anche l'ultima volta (2012) era toccato all'Atalanta perdere in casa col Genoa, in virtù di un goal di Bertolacci. Gasperini, inoltre, ha confermato la sua ottima tradizione contro Reja, fin dai tempi in cui quest'ultimo era alla Lazio.