La semifinale di ritorno della Coppa Italia 2016, tra Internazionale e Juventus rimarrà indubbiamente nella storia calcistica delle epiche rimonte interiste e manciniane.
Epic Brozovic
Ricordiamo Inter-Sampdoria, campionato del 2009, da 0-2 a 3-2 e Inter-Roma finale di Supercoppa da 0-3 a 4-3 del 2007. Visto che per Roberto Mancini l'hashtag #mancinivattene è ormai all'ordine del giorno, diamo atto alMancio di essere riuscito nel miracolo di ribaltare la mentalità di una squadra in 72 ore. Era la reazione che tutti i tifosi nerazzurri si auguravano- con la doppietta di Marcelo Brozovic-di personalmente ritengo sia andata ben oltre le più rosee aspettative.
Anche l'Inter senza titolari
Si però la Juventus non ha schierato le prime linee, mentre l'Inter schierava i titolarissimi ? Carrizo, Santon, Ljajic e Juan Jesus ,senza dimenticare che Kondogbia ha giocato solo un tempo. Con il Bayern ed il Napoli la mossa vincente della Juventus è stata la panchina, contro l'Inter la panchina è diventata una seggiola. La verità è molto più semplice. I bianconeri sono stati puniti per spocchia ed arroganza, nell'aver sottovalutatoun avversario che è stato primo in classifica per diversi mesi. Come molti tifosi juventini hanno ammesso sui social, in questo caso molto più obiettivi e sportivi di giocatori e dirigenti ( vero Nedved ?) che hanno festeggiato la qualificazione sopra le righe, visto la figuraccia fatta ed il rischio eliminazione .
Ripartire da qui
Una rondine non fa primavera, ma se questa squadra è stata la capolista ci sarà qualche motivo e i giocatori se ne sono ricordati. Uno degli errori di Mancini è statol'incomprensibile tentativo di togliere Mauro Icardi dal progetto ,all'arrivo di Eder. Per poi tornare sui propri passi. Maurito ha una media realizzativa di 1 gol ogni due partite, è arrivato in doppia cifra anche in questa stagione, malgrado tutto,toccando quota cinquanta reti in serie A.
E' fondamentale invece estromettere- qui i Mancio ha ragione da vendere- chi ha spaccato lo spogliatoio e di fatto ha contribuito a sfaldare l'equilibrio, pensando di essere candidato al Pallone d'Oro per due prestazioni dignitose
