Dopo il tonfo di Verona, a Milanello si respira un'aria pesantissima. Tutto l'ambiente è scosso dalle brusche e discutibili decisioni del presidente del Milan, Silvio Berlusconi, il quale da poco ha affidato la panchina milanista a Christian Brocchi. Quest'ultimo non sembra aver convinto del tutto i tifosi, considerato il misero bottino che la squadra rossonera ha incassato nelle ultime tre giornate: una vittoria, un pareggio ed una sconfitta sembrano essere sufficienti alla critica per considerare Brocchi come un allenatore di poco conto.

Ma il problema allenatore è uno dei tanti.

Infatti, Silvio Berlusconi sembra essersi deciso a vendere la società ad una cordata cinesee all'advisor statunitense Sal Galatioto, un evento che, qualora ci fosse concretamente, segnerebbe un'era, segnerebbe l'intera storia rossonera. Ma andiamo più nel dettaglio per capire l'offerta cinese.

Berlusconi e il Milan sempre più distanti

Berlusconi, nella trattativa per il passaggio di proprietà della società rossonera a Bee Taechaubol, aveva definito il valore del Milan: un miliardo di euro. Sembrava potersi accordare con quest'ultimo per la vendita del 48%, ma la cordata cinese pretende molto di più della minoranza.

L'offerta è di 700 milioni di euro, quota che determinerebbe il passaggio del 70% delle quote milaniste ai cinesi.

Il restante 30% resterebbe per un anno in mano ai Berlusconi, ma, nel giro di un anno, sarà ceduta anche questa percentuale.

Ci teniamo a precisare che non c'è ancora nulla di concreto e nessuna firma, ma le parti hanno ormai trovato un accordo formale che determinerebbe la fine dell'era Berlusconi per i rossoneri, l'era più vincente della storia milanista.

Sembrerebbe che Berlusconi, prima di firmare questo accordo preliminare, si sia consultato con i dirigenti milanisti e con quelli Fininvest e che, dopo numerosi colloqui, abbia ceduto e abbia deciso di lasciare l'eredità di presidente a qualcuno che ne sappia davvero cogliere appieno l'importanza.Berlusconi vende il Milan? Oggi più che mai, è molto probabile.

Ora, la domanda che tutti i tifosi milanisti si pongono è: riusciranno i cinesi, qualora la trattativa andasse in porto, a riportare sulla retta via la società?