Secondo alcune fonti che arrivano dalla Cina, tra i potenziali impreditori che fanno parte della cordata cinese intenzionata a rilevare le quote di maggioranza del Milan ci sarebbe Jack Ma, impreditore nel campo del calcio e proprietario del colosso Alibaba, secondo uomo più ricco della Cina e coproprietario del Guangzhou, squadra allenata in passato da Marcello Lippi.

Entro la fine della settimana, Jack Ma potrebbe ricevere il via libera da Silvio Berlusconi per il prosieguo della trattativa che porterebbe, la cessione del 70% delle quote entro giugno e poi il restante 30% entro un anno con una spesa complessiva che si aggira intorno al mezzo miliardo di euro.

Anche l'ex ct campione del mondo del 2006 con l'Italia entrerebbe nell'operazione. Infatti per Marcello Lippi è pronto il ruolo di direttore tecnico del Milan. L'ex allenatore della Juventus sarebbe il garante ideale visti i buoni rapporti con il presidente Silvio Berlusconi e l'imprenditore Jack Ma.

L'esito

L'esito dell'affare resta soggetto all'assenso del presidente del Milan e attuale proprietario Silvio Berlusconi: in quanto non sono stati ancora sciolti i suoi dubbi riguardo alla tempistica e alla formula dell'operazione e che segnerebbe la fine di una gloriosa epoca, la fine di un impero durato 30 anni che ha visto la squadra rossonera alzare ogni tipo di trofeo in lungo e in largo in giro per il mondo.

La valutazione

Ma anche se la valutazione complessiva del club, vene calcolata come la metà esatta di quella fatta da Bee Taechaubol, Fininvest, la holding di proprietà della famiglia Berlusconi, sta valutando in queste ore l'esatta consistenza e composizione della cordata per poi sottoporre a Silvio Berlusconi l'intero pacchetto da prendere in esame.

La presenza di Jack Ma rafforzerebbe la proposta cinese, anche se sono già arrivate le smentite sulla esatta composizione della cordata, in quanto qualsiasi componente è coperto dal patto di riservatezza firmato tra la società Fininvest e i componenti della cordata.