Si sa, intorno ai 30 anni, soprattutto nel mondo nel calcio, si comincia a guardare indietro per vedere cosa si è fatto e vinto,e si guarda avanti per capire cosa si potrà fare e, possibilmente, vincere.
È l’età dove bisogna prendere una decisione: rimanere protagonista in una piazza importante, ma non importantissima, con tutte le sicurezze e le garanzie del caso; oppure rischiare, mettersi in gioco, tornare ad essere uno dei tanti forti, fortissimi, senza né posto né gloria garantiti, ma con prospettive di grandi (scudetto) o grandissime (champions) vittorie.
Per farla breve: si può perseguire la strada di Totti e diventare il re di una città vincendo poco o pochissimo oppure quella di Nesta e di vincere tutto. Strade legittime, rispettabili, ma molto differenti tra loro.
La situazione
Marek Hamsik di anni ne ha 29, ma è ipotizzabile che arrivare secondo non gli basti più come obiettivo, così come l’essere idolo indiscusso dei tifosi e protagonista assoluto del Napoli insieme a Higuain. I presupposti per una sua ulteriore permanenza stanno venendo meno: segnali di insofferenza da parte dei giocatori chiave, con Albiol e Koulibaly (che potrebbe essere sostituito da Caceres) che battono cassa; acquisti che stentano a decollare, tipo Candreva sempre più vicino all’Inter; il progetto di un nuovo stadio molto lontano nel tempo.
Tutti questi fattori stanno convincendo Hamsik che è giunta l’ora di mettere la sua carriera davanti a qualsiasi altro aspetto e la Juve sarebbe la squadra giusta per soddisfare la sua fame di vittorie.
Hamsik e la Juventus
A Torino troverebbe una squadra solida che ha deciso di investire nel centrocampo per puntare all’obiettivo massimo che a Torino manca da 20 anni: la Champions League.
È vero che il rischio di trovarsi senza Pogba e Morata il prossimo anno è abbastanza alto, ma è altresì vero che la Juventus non si sta risparmiando in termini di affari già chiusi (Dani Alves e Pjanic) e per i cosiddetti “colpi (di mercato) in canna” da qui a fine stagione. Oltre ad Hamsik infatti la Juve continuerà a puntare forte su Andrè Gomes con il quale ha già in mano un accordo, ma anche Benatia o Mascherano per la difesa, Krychowiak del Siviglia per il centrocampo e il giovanissimo talento brasiliano del Palmeiras Gabriel Jesus o Batshuayi del Marsiglia per l’attacco.
Dovesse partire Pogba, Hamsik entrerebbe di dirittonella formazione titolare, in quel ruolo di mezzala sinistra che lui ama particolarmente. Potrebbe giocareal fianco di Khedira e Pjanic e con le spalle coperte da Claudio Marchisio (in alternativaMascherano o Krychowiak).
Nei fatti parleremmo di uncentrocampo con pochi eguali in Europa, fatto di gente affamata ma soprattutto con piedi, testa e cuore da Champions League.
La prossima Serie A
Anche la Juve con Hamsik farebbe un salto di qualità e Marotta e Paratici ne sono perfettamente consapevoli. Oltre ad indebolire una diretta (forse la più diretta) concorrente per lo scudetto, così come fatto con la Roma per Pjanic, andrebbe ad inserire nel motore bianconero un centrocampista che porta in dote almeno 10/12 gol a stagione, guarda caso gli stessi segnati da Paul Pogba.
Inoltre il nome di Hamsik, unito a Pjanic e agli acquisti di cui sopra, andrebbe a rendere un pochino meno amaro il boccone che i tifosi dovrebbero ingoiare con un’eventuale doppia cessione di Pogba e Morata e mantenere il buonumore della piazza rimane come sempre uno degli obiettivi della dirigenza bianconera.