Ragazze d'oro. Sono quelle della Nazionale di calcio della Germania che allo stadio "Maracanà", lo stesso dove due anni fa i colleghi maschi della Nazionale maggiore hanno conquistato il quarto titolo mondiale, hanno festeggiato il primo alloro olimpico del calcio femminile tedesco. Stavolta la tenace Svezia non è riuscita a ripetersi, dopo le due "eroiche" sfide contro Stati Uniti e Brasile vinte ai calci di rigore. La Germania non avrà la cifra tecnica di statunitensi e brasiliane ma in questo torneo olimpico si è fatta preferire per solidità ed organizzazione di gioco.

Grande soddisfazione per l'allenatrice Silvia Neid che lascia la panchina della Nazionale dopo undici anni con un prestigioso titolo a Cinque Cerchi.

Gara decisa ad inizio ripresa

La Svezia, ad onor del vero, è apparsa più intraprendente rispetto al "catenaccio" messo in atto nelle due gare che hanno preceduto la finale. Nelle battute iniziali del match le scandinave hanno avuto una buona opportunità con Olivia Schough che ha però concluso alto dopo una tambureggiante azione sulla destra di Lotta Schelin. Le occasioni più ghiotte del primo tempo però capitano sui piedi delle attaccanti tedesche: prima Melanie Leupolz non sfrutta a dovere un cross di Tabea Kemme, poi Anja Mittag non riesce a finalizzare in gol una corta respinta di Hedvig Lindhal su una conclusione di Leonie Maier.

Dopo 3' dall'inizio del secondo tempo la Germania passa in vantaggio: bravissima nella circostanza Dzsenifer Marozsan a deviare alle spalle del portiere un cross della Leupolz. La Svezia accusa il colpo, le tedesce continuano a premere ed al 17' si portano sul 2-0: protagonista ancora la Marozsan che batte un calcio di punizione con il pallone che sbatte sul palo: al centro dell'area, nel tentativo di anticipare le avversarie, c'è la sfortunata deviazione di Linda Sembrant che infila il proprio estremo difensore.

Le ragazze di Pia Sundhage trovano la forza di reagire e 5' dopo l'autogol della Sembrant accorciano le distanze grazie a Stina Blackstenius che conclude nel migliore dei modi una bella azione condotta sula corsia esterna destra dalla Schough. Nel finale la stessa Schough potrebbe avere l'occasione per il clamoroso pareggio ma la difesa teutonica riesce ad evitare il peggio.

Dopo tre bronzi consecutivi ottenuti nel 2000, 2004 e 2008, la Germania conquista il metallo più prezioso. Grande soddisfazione, nonostante la sconfitta, per le svedesi alla prima medaglia olimpica ottenuta nel calcio femminile.

Svezia-Germania 1-2, il tabellino

Svezia: Lindhal, Sembrant, Fischer, Dahlkvist, Schelin, Asllani (23' st. Hammarlund), Jakobsson (10' st. Blackstenius), Schough, Samuelsson, Rubensson (25' st. Eriksson), Seger. All. Pia Sundhage

Germania: Schult, Bartusiak, Maier, Krahn, Behringer (25' st. Goessling), Popp, Marozsan, Mittag, Kemme, Daebritz (39' st. Huth), Leupolz. All. Silvia Neid

Arbitro: Marie-Josee Charbonneu (Canada)

Reti: 3' st. Marozsan (G), 17' st. aut. Sembrant (G), 22' st.

Blackstenius (S)

Bronzo al Canada

Calciatrici brasiliane ancora sotto choc per la concente sconfitta in semifinale, dopo i rigori, ad opera dela Svezia. La selecao non è riuscita nemmeno a centrare il bronzo che finisce invece al collo delle giocatrici del Canada, così come accaduto quattro anni fa a Londra quando le ragazze nordamericane avevano superato la Francia nella finale di consolazione. Stavolta c'è l'enorme soddisfazione di aver battuto le padrone di casa: 2-1 il risultato finale in favore delle canedesi frutto delle reti di Deanne Rose al 25' e di Christine Sinclair al 7' della ripresa. Il gol della bandiera per il Brasile è stato siglato da Beatriz a poco più di 10' dalla fine.