Ma quale crisi. L'Inter perde all'Olimpico per 2-1 contro la Roma.Dopo la sconfitta in Europa League contro lo Sparta Praga (1-3) e il pareggio casalingo contro il Bologna ritorna alla sconfitta contro una diretta concorrente per la qualificazione alla prossima Champions League e chiude una settimana con tre partite e nessuna vittoria. De Boer minimizza in tutti i modi: "Non meritavamo di perdere. Puniti da un fallo stupido. Presto vedrete la mia Inter ideale". E non considera le 18 occasioni da goal (quasi da record!) avute nei primi 45 minuti di gioco

Inter, preoccupa la difesa

La retroguardia dell'Inter fa acqua da tutte le parti.

Nel solo primo tempo ieri sera ha concesso la cifra record di 18 occasioni da goal. Handanovic para anche l'impossibile, mentre Miranda e Murillo vengono sovrastati continuamente da Edin Dzeko e i due laterali (Santon e Ansaldi) sono in tale difficoltà contro Salah e Perotti da chiudere i primi 45' entrambi ammoniti.

Eppure Handanovic, Miranda e Murillo hanno dimostrato nella scorsa stagione di valere molto. Non al livello della BBC juventina (Barzagli, Bonucci, Chiellini più Buffon), ma comunque una difesa di esperienza, quantità e qualità. Ora sembrano smarriti, o forsemeno supportati da due uomini di fascia discutibili. Il mistero Santon continua: in estate non ha superato le visite mediche né per il Napoli né per il West Ham.

A riprova di una condizione fisica discutibile. Oggi nell'Inter è titolare fisso. Ansaldi non appena sano è stato scelto da De Boer per la fascia sinistra. Ma se i 5 titolari di difesa sono quelli di ieri sera l'Inter sembra destinata ad avere più di qualche problema.

Inter, Icardi e Banega perripartire

De Boer da qualche certezza dovrà pure ripartire.

Il trequartista sembra averlo trovato. Eder Banega sta dimostrando di essere un giocatore molto tecnico e capace di passaggi filtranti che ricordano quelli di Francesco Totti. Ha ancora un passo di gara molto sudamericano, ma di sicuro ha tecnica da vendere e personalità. Forse è lui l'uomo dietro a Mauro Icardi che ci voleva.

Icardi è l'uomo squadra di questa Inter. I numeri parlano per lui (già 6 goal e 2 assist in campionato), ma spesso soffre la troppa leggerezza di Perisic, e la mancanza di una seconda punta che tenga impegnato uno dei due marcatori centrali avversari. Da loro De Boer può e deve ripartire. Ma il tempo stringe perché l'Inter è già a -7 dalla vetta e non può perdere altro terreno.