Il Milan torna a giocare per alzare un trofeo. Una sfida tra “un Milan giovane e bello” contro “una Juventus solida e feroce”. Adriano Galliani è pronto a sfidare ancora una volta gli 'amici' della Juventus. Arriva in Lega Calcio con Andrea Agnelli, ci scherza, scambiano sorrisi e battute: “Quante chance ha il Milan? Io ho detto che ha il 50% di chance. Tu cosa dici?". Agnelli ha risposto di sfuggita prima di salutare i presenti: "Che l'esperienza vince sempre". Di sicuro “siamo al quarto confronto con la Juventus in questo anno solare. Sul piano del gioco, nelle tre partite disputate, ho sempre visto il Milan giocare alla pari con la Juve.

Io mi auguro che si continui a giocare con lo stesso equilibrio e magari con lo stesso risultato dell’ultima”. Un augurio, uno speranza, non ancora una certezza.

Alziamo la coppa

“Siamo felici che facciamo la seconda finale di questa stagione e speriamo di tornare a vincere, visto che è da Pechino 2011 che non alziamo un trofeo. Il presidente Berlusconi ci terrebbe molto e mi piacerebbe molto vincere”. Quale giocatore spera di abbracciare per primo alla fine della Supercoppa? Risposta sicura: “Donnarumma”. Sembra quasi un messaggio di mercato, magari a Raiola o proprio alla Juventus.

Non faremo un grande mercato

Di sicuro a gennaio per il Milan sarà “un mercato molto difficile” ma anche “complesso”.

L'amministratore delegato rossonero in carica almeno fino al 3 di marzo spiega il disagio di operare con due teste: “Io posso fare una trattativa, concluderla, ma poi serve l’ok dell’altra parte. Già il mercato è fatto di rapidità, tu quando poi fai una trattativa, la concludi devi chiedere l’autorizzazione ad altri. Questo però deve avvenire come seconda mossa, avendo un mercato a zero bisogna prima vendere e poi comprare.

Per cui, cosa succederà a gennaio, non lo so”. Un esempio? Il rinnovo di Bonaventura. “Noi tutto quello che facciamo lo mandiamo alla controparte e aspettiamo le autorizzazioni. Non abbiamo nulla da eccepire, è normale che chi vende e chi compra decidano insieme le cose”. Ma per essere chiari: “Escludo categoricamente grandi colpi”. Mino Raiola è avvertito.