Mauro Icardi, sogno proibito dei napoletani per un’intera estate, potrebbe fare la differenza nell’anticipo che l’Inter affronterà al San Paolo, rinfrancata dalla vittoria contro la Fiorentina. Lo sa bene Stefano Pioli quando, davanti ai giornalisti, elogia il capitano che, a detta del mister, sta dimostrando di essere uno dei più forti centravanti al mondo con ampi margini per poter migliorare, vista anche la qualità del suo lavoro in allenamento. L’allenatore quindi guarda al presente e lascia perdere certe suggestioni apparse in settimana sulla stampa.
“Messi all’Inter? Sognare è bello, ma può essere pericoloso – si schernisce – non abbiamo tempo di pensare a certi nomi che possono di distrarci dall’obiettivo di risalire in classifica”.
I dubbi del mister
Nella prossima gara, arbitrata da Nicola Rizzoli contro un Napoli che in casa dà il meglio, saranno importanti le scelte di Pioli su chi schierare. Innanzitutto in difesa: Murillo o Ranocchia? Al mister un po’ di competitività tra i suoi ragazzi non dispiace: deciderà in base ad avversari, condizione fisica e formazione da schierare. In attacco invece continua il mistero Gabigol: parole di circostanza da parte del tecnico a riguardo (“sta lavorando bene, deve farsi trovare pronto al momento giusto”), che però fanno intuire che anche questa volta il brasiliano scalderà la panchina.
Qualcuno gli chiede della possibilità di vedere in campo contemporaneamente Eder e Candreva con quest’ultimo accentrato, ma si capisce che Pioli giudica questa alternativa poco convincente. Si contenderanno una maglia anche Kondogbia e Joao Mario: il primo garantisce maggiore copertura in difesa, il secondo è più tecnico: potremmo assistere anche questa volta ad un turnover nel corso della partita, come contro la Fiorentina.
Il lavoro da fare
Pioli, infatti, ha tratto diverse lezioni dal match con i viola, di cui ha studiato attentamente gli aspetti positivi e negativi. In certi momenti emerge chiaramente la personalità del gruppo, ma serve maggiore fiducia nell’arco dei novanta minuti. Manca la capacità di gestire la manovra: dal campo i giocatori non sembrano riuscire a leggere i vari momenti delle partite.
Così la squadra perde compattezza, lucidità e attenzione nel controllare il risultato. Bisogna lavorare per migliorare in questo: contro la Fiorentina un maggior possesso palla avrebbe permesso ai ragazzi di rifiatare un attimo e recuperare energie. Quindi c’è ancora tanto da fare; ma dopo l’incontro con gli uomini di Suning e Thohir, Pioli sembra rinfrancato: “Vogliono riportare l’Inter ai vertici – assicura il mister – puntano a costruire qualcosa d’importante nel medio/lungo termine con le loro idee innovative”. I tifosi nerazzurri possono riprendere a sognare.