Evidentemente l'ora di pranzo mette fame all'Inter che difficilmente fallisce il bersaglio negli incontri che disputa alle 12:30. Per la terza volta, un'Inter cinica e terribilmente concreta, supera il Bologna e continua la sua corsa e a rimanere nelle zone nobili della classifica. Per il Bologna, la crisi si è trasformata in un abisso dal quale sarà difficilissimo uscire se Donadoni e la dirigenza non riusciranno a trovare una soluzione in tempi rapidissimi. Per Pioli e i suoi ragazzi arriva dunque la 9^ vittoria in dieci partite a consolidamento di un ruolino di marcia davvero invidiabile.
Nel Bologna Maietta è squalificato, Donadoni è costretto perciò ad accentrare Torosidis con Oikonomou, mentre sul settore di destra preferisce il più affidabile M'Baye al disastroso Kraft delle ultime partite.In attacco non c'è Destro infortunato, ma c'è Petkovic. Anche per Pioli ci sono diverse assenze rilevanti, Brozovic e Icardi fuori per squalifica, oltre a Kondogbia, ma il tecnico decide di schierare ugualmente una formazione a trazione anteriore. Gagliardini è schierato a fianco del portoghese Joao Mario, mentre dietro a Palacio schierato come punta, Pioli schiera Perisic e Eder. Il match non è particolarmente piacevole; i ritmi sono blandi, e moltissime le imprecisioni da ambo i lati.
Inevitabile notare l'assenza degli attacchi titolari.
Palacio non è uomo d'area, e si nota soprattutto al 12° quando si divora letteralmente un occasione mastodontica apparecchiata splendidamente da Perisic. Il croato va sul fondo e mette al centro un pallone ghiottissimo che Palacio da un paio di metri alza sopra la traversa a porta sguarnita.
Se all'argentino non si può muovere alcun appunto sul piano dell'impegno, ben altra cosa è il suo rapporto con la rete. Quattro minuti più tardi è Candreva a innescarlo nuovamente dal versante opposto, ma Rodrigo non trova il tempo della battuta e perde anche la seconda opportunità.
Il Bologna è intimidito e paralizzato dalla paura di sbagliare, cosi Dzemaili si limita a giostrare senza incidere a centrocampo, Verdi non riesce a essere utile alla costruzione della manovra perché impegnato a tamponare su D'Ambrosio, mentre a Petkovic isolato non arrivano palloni giocabili.
Il primo tempo si chiude senza emozioni, e con un simil "passaggio" di Gagliardini al portiere emiliano senza creare alcun problema.
In apertura del secondo tempo i rossoblù paiono rinfrancati; la prima azione di una certa rilevanza viene propiziata da Krejci che riesce a servire Verdi che spreca malamente. Si rivede allora l'Inter. Sul cross di D'Ambrosio, Perisic centra il portiere felsineo, poi al 13° è Eder ad appoggiare al portiere avversario sempre sul cross di D'Ambrosio. Le squadre si allungano, ma è sempre l'Inter a rendersi più pericolosa e ad arrivare in zona gol del Bologna con facilità. Al 16° è un diagonale velenosissimo di Perisic a fare la barba al palo. Miranda si becca il giallo qualche minuto dopo e salterà la Roma, mentre comincia la girandola delle sostituzioni.
Al 29° Pioli gioca tutte le sue carte: vuole i tre punti ed è determinato a ottenerli. Fuori Candreva e Palacio, dentro Gabigol e Banega,
Gabigol risolve. Quando sembra che la partita non abbia più niente da dire, ecco il guizzo vincente; Banega al 36°è bravissimo a difendere un pallone a centrocampo, che poi gira a D'Ambrosio. L'esterno va via sulla corsa e riesce a mettere al centro un pallone teso sul quale arriva Gabigol che firma una rete pesantissima che regala tre punti d'oro all'Inter. Il brasiliano per la verità arriva vicinissimo alla seconda segnatura personale, ma Masina respinge sulla linea, poi gli applausi sono tutti per Handanovic che allo scadere compie un intervento miracoloso che vale quanto un gol. E domenica i nerazzurri ospiteranno la Roma.