Con quella di domenica l'Inter ha ottenuto l'undicesima vittoria in tredici partite, continuando un ruolino di marcia impressionante. Il tecnico nerazzurro, Stefano Pioli, dal suo approdo ha una media punti di 2,31 punti ma, nonostante ciò, dal suo approdo sono stati recuperati solo tre punti alla Lazio, uno alla Roma mentre si è perso un punto dal Napoli. Ciò potrebbe scoraggiare la rincorsa ad un posto in Champions League ma bisogna crederci, visti i tanti scontri diretti che sono in arrivo in campionato. Come sottolinea il giornalista Riccardo Trevisani, sono tre i motivi per cui i nerazzurri devono credere al raggiungimento del terzo posto.

Queste le sue parole, rilasciate negli studi di Sky Sport:

Primo motivo: "Roma e Napoli sono davanti, con i giallorossi che occupano meritatamente il secondo posto visti alcuni errori di troppo in fase difensiva dei partenopei. Dietro inseguono Inter e Lazio, che stanno cercando di tenere il passo di chi le precede. Rome e Napoli hanno impegni infrasettimanali, i biancocelesti sono ad un passo dalla finale di Coppa Italia e ciò potrebbe aiutare i nerazzurri che potrebbero risucchiare punti in vista delle delicate semifinali di ritorno tra Lazio-Roma e Napoli-Juventus".

Secondo motivo: "Ha fatto più punti delle concorrenti nell'ultimo periodo e potrebbe rosicchiarne altri in vista degli imminenti scontri diretti.

I nerazzurri devono, tra l'altro, giocare in casa contro Napoli e Milan, e a Roma contro la Lazio. Inoltre i nerazzurri possono contare su un tecnico Pioli, che da normalizzatore è diventato potenziatore, rimontando e risalendo la classifica, tenendo il passo di una squadra come la Juventus".

Terzo motivo: "L'Inter ha entusiasmo, freschezza atletica e non ha problematiche che, invece, stanno riscontrando Napoli e Roma.

I partenopei devono fare i conti con le frizioni tra il patron, Aurelio De Laurentis, ed il tecnico, Maurizio Sarri, che si vocifera possa dire addio a fine stagione. Voci analoghe sono quelle relative al tecnico dei giallorossi, Luciano Spalletti, che potrebbe lasciare a fine anno non rinnovando il contratto in scadenza".