L'avventura di Stefano Pioli sulla panchina dell'Inter sembra essere ormai giunta alla conclusione, dopo l'inatteso ed ingiustificabile k.o. dei nerazzurri contro la neopromossa Crotone. Il tecnico ha gettato al vento in appena 180 minuti (inclusa ovviamente la sconfitta interna contro la Sampdoria, ndr) quanto di buono fatto dal suo arrivo ad Appiano Gentile: i sei punti da conquistare nelle ultime due gare di campionato erano un obbligo per proseguire la disperata rincorsa al quarto posto.
I due nomi nuovi per sostituire Pioli
Con sette partite ancora da disputare, di cui tre scontri diretti consecutivi contro Milan (in casa), Fiorentina (fuori) e Napoli (in casa), anche la conquista del sesto posto in graduatoria appare molto complessa.
I vertici societari hanno ribadito piena fiducia a Pioli da qui al prossimo 28 maggio, ma è evidente che per la prossima stagione il gruppo Suning sia alla ricerca di un tecnico di spessore che sappia produrre una svolta ben decisa anche in termini di ambizioni future. Il quotidiano sportivo torinese Tuttosport ha riportato questa mattina due nomi nuovi per il ruolo di allenatore dell'Inter: si tratta di Sampaoli, allenatore del Siviglia, e di Pochettino, che con il suo Tottenham sta contendendo la Premier League al Chelsea di Antonio Conte.
Per quanto riguarda il tecnico del Siviglia, potrebbe liberarsi molto facilmente dal momento che la sua clausola rescissoria è di 1,5 milioni di euro; più complicata invece la situazione di Pochettino, che in caso di qualificazione alla prossima Champions League (molto probabile) potrebbe decidere di proseguire l'avventura in Inghilterra per coronare un altro sogno della propria carriera.
Tuttavia in società c'è ancora chi si augura che Pioli e l'Inter si riprendano dopo le due batoste di fila. L'unica speranza per l'ex allenatore della Lazio di essere confermato è quella di vincere tutte e sette le gare che rimangono da qui alla fine del campionato: un'impresa ai limiti dell'impossibile, soprattutto se non cambierà l'atteggiamento mostrato in campo dalla maggior parte dei giocatori.
Che sono i primi responsabili di questo rapido crollo, e che devono assumersi in pieno le proprie colpe: il loro futuro non è ancora certo, da qui al 28 maggio si giocheranno la riconferma all'Inter. La squadra sarà ufficialmente in ritiro da giovedì sera in vista del derby di Milano.