I giorni del Closing. Sembra che questa volta la svolta epocale sia davvero dietro l'angolo per il Milan. L'epopea berlusconiana è davvero giunta agli sgoccioli: giovedì e venerdì (guarda caso il giorno precedente il primo derby 'asiatico'...) andranno a dama le infinite (e annose) puntate del passaggio di proprietà tra la Fininvest di Silvio Berlusconi e la Rossoneri Sport Investment Lux di Yonghong Li (da domenica sera il suo braccio destro David Han era a Milano per incontrare i dirigenti Fininvest). Dopo trentuno anni uno dei più vincenti presidenti della storia del calcio mondiale lascerà la sua creatura più amata e – a quanto sembra – rifiuterà anche la presidenza onoraria del club, uscendo così di scena definitivamente.
Giovedì 13 aprile dovrebbe avvenire la firma del closing che verrà ratificato venerdì 14 dall'assemblea dei soci uscenti presieduta da Adriano Galliani, che nominerà la nuova governance e il nuovo Consiglio di amministrazione. Vediamo, dunque, chi dovrebbe fare parte del cda.
La nuova dirigenza rossonera: c'è Scaroni
Come riporta il 'Corriere della Sera', si contano otto componenti del board, nel quale dovrebbe rientrarvi anche l'ex amministratore delegato di Eni ed Enel Paolo Scaroni (profilo di sconfinata competenza e comprovata fede rossonera, oltre che piccolo azionista del Diavolo), ora vicepresidente della banca d’affari Rothschild, advisor della cordata cinese. In totale ci saranno quattro italiani e quattro stranieri.
Dalla parte cinese lo stesso Yonghong Li (che, con la probabile rinuncia di Berlusconi, sarà anche presidente), David Han, il dg di Haixia Lu Bo, oltre a un altro cinese non famoso (sempre secondo il Corriere si tratterebbe di Xu Renshuo); sulla sponda italiana, oltre a Scaroni, spazio al futuro amministratore delegato Marco Fassone (che, insieme a Mirabelli, finora, si è occupato di delineare la squadra futura), al manager Marco Patuano e all’avvocato Roberto Cappelli.
La presenza del fondo Elliott
Non figurano rappresentanti del fondo Elliott, a differenza di quanto si pensava all'inizio. Il fondo americano (accompagnato in questa operazione dalla società londinese Blue Skye) avrà però facoltà di esprimere il gradimento sul cda, dato che finanzierà 180 dei 303 milioni che serviranno a Yonghong Li per il perfezionamento del closing.
Non solo. Secondo quanto riferisce 'La Repubblica', il colosso statunitense controllerà le spese (tra cui quelle di mercato), il bilancio e avrà la possibilità di far confluire il 20 per cento degli utili per il pagamento del debito di Rossoneri Sport Investment Luxembourg (su cui grava un tasso di interesse dell'11,5% per 18 mesi). Infine, del cda dovrebbe fare parte come osservatore Salvatore Cerchione, dirigente di Blue Skye.