Tante aspettative ad inizio stagione, salto nel baratro con De Boer, ritorno al "purgatorio" con l'arrivo di Pioli e i tanti risultati utili consecutivi e infine, ritorno al baratro ed è a rischio anche la qualificazione all'Europa League. La stagione dell'Inter quest'anno sembra quasi un girone dantesco senza un lieto fine, quasi una stagione da "predestinati", ovvero, non importa quanto t'impegni a superare le avversità, alla fine ritornerai sempre al punto di partenza se un'annata è storta. Non era un segreto che il match dello "Scida" sarebbe stato molto complesso: sia per il fatto che l'Inter era psicologicamente a pezzi, sia per il fatto che il Crotone era all'ultima chiamata per sperare in una salvezza fino a qualche mese fa insperata.
Insomma, si prevedeva una partita dalla intensità e dalle tante emozioni.
La partita
Stefano Pioli preferisce ancora Banega a Joao Mario nella formazione iniziale, con lo spostamento a centrocampo di Medel. Vengono schierati quindi, senza fare calcoli, sia il cileno che Murillo, entrambi diffidati. Comincia molto bene la squadra di Nicola, attaccando fin da subito con tanta voglia e carattere. L'Inter è assente, non riesce ad arginare la forza agonistica dei calabresi, che si portano in vantaggio al 18esimo su calcio di rigore, concesso per un'ingenuità di Medel e realizzato da Falcinelli. Lo stesso attaccante del Crotone, poco dopo, realizza la doppietta completando un travolgente contropiede.
Nel secondo tempo l'Inter prova più volte a colpire l'avversario, trovando il goal al 65esimo con D'ambrosio che però non basta per la compagine nerazzurra per la rimonta.
Post-Pioli
Ovviamente quando si falliscono le partite decisive al termine della stagione, in una società come quella nerazzurra con un presidente molto ambizioso, può costare molto caro all'allenatore.
Nelle ultime ore, oltre i "soliti" nomi di Antonio Conte e Simeone (che scioglieranno le riserve del proprio futuro proprio in questi giorni), è tornato in "auge" il nome di Spalletti. L'attuale allenatore della Roma ha detto più volte che se non dovesse vincere qualcosa con la squadra capitolina quest'anno, se ne andrebbe e si potrebbe accasare nella Milano "nerazzurra".
Il sogno però, rimane sempre lui: Antonio Conte. L'ex allenatore della Juventus sta vivendo un momento d'oro a Londra ma si sa, la "saudade italiana" potrebbe tornare da un momento all'altro. Se questo dovesse verificarsi, in prima fila per l'ex centrocampista della nazionale ci sarà l'Inter.