"Sono inc****to". Ha esordito in questo modo ieri pomeriggio l'ex centrocampista dell'Inter Nicola berti durante la sua ospitata a Gazzamercato, al termine della incredibile sconfitta dei nerazzurri rimediata sul campo della neopromossa Crotone. "I giocatori meritano solo la maglia della Sprite (il riferimento è alla casacca indossata dall'Inter in trasferta, ndr)...non mi è piaciuto nulla della prestazione di Crotone. Il rigore per loro non c'era, ma non possiamo aggrapparci a questo: non puoi ribaltare le partite se entri in campo così".

Il disappunto mostrato da Berti è probabilmente il sentimento più comune tra tutti i tifosi della Beneamata che negli ultimi 180' hanno visto sfumare le residue speranze di conquistare la qualificazione ai playoff di Champions League e forse anche quella relativa all'Europa League.

Ma Nicola Berti guarderà il derby di sabato prossimo? "Ho il morale a terra - ha affermato - ma io l'Inter non la abbandono mai e quindi lo guarderò sicuramente. E poi - ha proseguito - è pure il mio compleanno, chissà che non mi regalino il sorpasso in classifica sul Milan!".

Una sola parola: rivoluzione

Tra i concetti espressi da Nicola Berti circa la situazione dell'Inter c'è anche quello di rivoluzione, soprattutto degli uomini in campo: "C'è bisogno di gente vera - ha sentenziato Berti - che faccia fatica...servono cinque-sei giocatori nuovi che vogliano lavorare come si deve". Parole dure, molto dure ma che ben fotografano l'atteggiamento mostrato da alcuni giocatori nerazzurri ieri pomeriggio in terra calabrese: un comportamento inaccettabile, come ribadito poi a gara conclusa dal direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio che era visibilmente irritato dopo aver assistito ad una prestazione sconcertante da parte dell'Inter.

Nonostante il futuro di Stefano Pioli sia ancora tutto da scrivere, appare chiaro come siano i giocatori i principali responsabili del rapido crollo nerazzurro negli ultimi 180 minuti di gioco.

Con due vittorie l'Inter si sarebbe ritrovata al quarto posto in solitaria, adesso invece è settima con 55 punti con la Fiorentina in risalita a -3: i prossimi tre scontri diretti consecutivi (contro Milan, la stessa Fiorentina ed il Napoli) determineranno la posizione finale di classifica del club di Corso Vittorio Emanuele. Ed i tifosi non vedono l'ora che si concluda anche questa deludente stagione.