Partiamo dall'estate quando con un goal alla Fiorentina si è presentato ai tifosi, distogliendo l'attenzione sull'esordio di Gonzalo Higuain. Il suo nome è quello di Sami Khedira, e con ogni probabilità sarà lui a guidare la Juventus del futuro. Un tedesco tutto di un pezzo, silenzioso, ma che fa da regista ad ogni partita. Lui non è più tanto giovane, ma la Juventus ci punta molto. E lui sta rispondendo positivamente in ogni partita. Khedira sta diventando sempre di più un nuovo leader, di una società che sta cambiando e che vuole puntare molto sui giovani.
30 anni per il n.6 della Juventus, nato il 4 aprile 1987 a Stoccarda. Di origini tunisine, il suo papà è arrivato in Germania per amore, ma naturalizzato tedesco. Un'integrazione tra il papà tunisino e la madre tedesca accettata fin dall'inizio da tutti e tutto.
Vincente come la sua generazione di tedeschi 2.0, dove diverse etnie si sono mescolate, ma con un unico grande amore: quello per la Germania. Sami Khedira è un vincente nonostante la sua età. Ha trionfato ovunque sia andato, dallo Stoccarda al Real Madrid. Poi l'approdo in Italia, con una grande squadra come la Juventus. Altri due trofei messi nella sua bacheca. Una cura maniacale della mente prima, e del corpo poi, nonostante i tanti infortuni.
Il tedesco è diventato l’ago della bilancia del centrocampo di Allegri, e stando alle ultime notizie lo sarà anche nel futuro, visto che il tecnico sembra voler rinnovare il contratto con la società bianconera fino al 2020.
Spesso è mancato durante le partite, e la differenza si è notata fra quando c'era e quando non c'era. Il futuro sarà ancora alla Juventus, al di là delle tante sirene che si aggirano su di lui.
Ama l'America, ma l'America può aspettare.Soprattutto la MLS. Prima una grande vittoria con la Juve, poi con la sua nazionale e poi l'America. La Juventus punterà molto su di lui, e ci sta costruendo la nuova squadra, quella fatta di tanti giovani, la cosiddetta Juve 2.0. Nel frattempo però, la "vecchia" Juve, ha il dovere di vincere, tutto.