Dopo anni d'inferno finalmente una gioia. Ma una di quelle destinate a essere solo un primo piccolo tassello verso una risalita che una società così gloriosa si merita altamente.

La cavalcata è stata trionfale, la promozione raggiunta giovedì scorso (battendo fuori casa 4-2 l'Appiano) con 4 turni d'anticipo la dice tutta sulla stagione perfetta della truppa allenata da mister Stefano Manfioletti.

Il Trento ritrova la serie D dopo 4 lunghi anni in cui la società ha toccato un vero e proprio inferno tra dissesti finanziari e categorie che proprio non si addicevano alla gloriosa squadra che tra gli anni 70 e la metà degli anni 90 ha lungamente militato nell'allor serie C.

Una camminata fatta di grande lungimiranza grazie al mix perfetto tra giocatori esperti come Gherardi, Conci, Ferrarese, capitan Casagrande, Gattamelata e ragazzi giovani come Ferraglia, Acka, Bentivoglio, che sin dalla prima giornata hanno plasmato un gruppo veramente formidabile che da subito ha fatto la voce grossa in un campionato sempre insidioso come l'Eccellenza regionale.

Trascinati dalle 29 reti di bomber Gherardi (82 i centri totali della compagine per un attacco semplicemente atomico) e da una difesa a dir poco imperforabile (19 gol subiti) gli aquilotti si meritano indubbiamente una visibilità nazionale dopo una stagione simile che vuole essere semplicemente l'inizio della risalita.

Un campionato di #Eccellenza stravinto e la conquista di ben due coppe Italia (quella provinciale e quella ragionale) aumentano ancora di più le proporzioni di questa cavalcata trionfale che ha fatto risplendere la felicità di una città che in 3 anni è passata da un fallimento a respirare gioie che probabilmente non provava da anni.

Adesso la società del presidente Giacca dovrà essere più che mai pronta a programmare un futuro che non la vuole più vedere come comparsa, ma bensì vera protagonista a partire dalla prossima serie D (che negli ultimi anni ha sempre visto in modo altalenante con repentine retrocessioni che hanno sempre lasciato l'amaro in bocca), per tentare già da subito l'approdo in quella Lega Pro (ai tempi serie C) che manca ormai da fin troppi anni.

Azzeccando il mercato e facendo le giuste scelte, senza stravolgere l'organico, sicuramente le ambizioni potranno essere molto alte pur sapendo che ogni campionato nasconde tranelli soprattutto per le compagini che sanno di essere forti.

Ma con umiltà e perspicacia ogni traguardo si potrà raggiungere sapendo che facile non sarà, ma come anche nel calcio superiore si dice che vincere aiuta a vincere, la fiducia c'è tutta per scrivere ancora una volta la storia e portare il calcio in Trentino nei lidi che più gli si addicono.