Un caso che farà discutere fino a quando non sarà trovato il 'colpevole'. Perchè il 'colpevole' ancora non c'è. O forse non si vuole trovare. Chi ha insultato Medhi Benatia sabato sera durante il collegamento con la trasmissione Rai 'Calcio Champagne' con una frase razzista? Il mistero continua e, come riportato oggi da Tuttosport, rischia di aprire una seria frattura tra la Juventus e la tv di Stato.

Benatia insultato in diretta: Juventus e difensore vogliono spiegazioni

Il fatto risale a sabato sera. Dopo il derby pareggiato contro il Torino, il difensore si presenta davanti ai microfoni di Rai Sport alla trasmissione 'Calcio Champagne'.

Ad un certo punto, mentre stava parlando della corsa scudetto, Benatia si ferma: 'Chi ha parlato? Ho sentito un insulto in cuffia?' 'Non ha parlato nessuno qui in studio' la pronta risposta della conduttrice, Sabrina Gandolfi. Eppure quelle parole ('Ma cosa sta dicendo questo marocchino di m....') vengono sentite in cuffia dal giocatore che ora vuole delle spiegazioni. In serata, Benatia ha scritto un post sul suo profilo Instagram, ribadendo di aver sentito quelle parole e annunciando che ci sono due testimoni che hanno sentito la stessa frase: 'Il male che è stato commesso è tragico, ma la cosa più grave è non riconoscere i propri errori. Un'indagine è in corso. Sono Marocchino e fiero di esserlo'.

Caso Benatia: la Rai prende tempo, la posizione della tv di Stato

E la Rai? Nel comunicato diffuso ieri pomeriggio dall'azienda di Stato, la tv si è detta 'dispiaciuta per il deplorevole episodio di razzismo' ma chi ha proferito quelle parole non è ancora stato trovato, difendendo i tecnici dell'azienda al lavoro sabato sera a Torino: 'Non era uno dei nostri' ha ribadito l'azienda com'era stato anticipato da alcuni giornalisti Rai nelle ore precedenti sui social.

L'azienda ha annunciato che andrà avanti nell'indagine interna, porgendo le scuse al giocatore della Juventus. Il club bianconero, alla lettura del comunicato, ha risposto in modo fermo: 'Queste parole non ci bastano, ci auguriamo - le parole diffuse nella nota - che le verifiche in atto da parte di Raisport proseguano senza indulgere in alibi che tendono a minimizzare quanto accaduto o a distorcere i fatti'.

Sul caso Benatia, infine, ha detto la sua anche Daniele Capezzone, deputato Direzione Italia: "Il comunicato Rai sulla vicenda Benatia va oltre il ridicolo: non sanno chi sia stato, continuano la ricerca, ma già escludono sia stato un dipendente. Non notano la contraddizione? Se non sanno e ancora cercano, già assolvono'?"