Il momento economico generale non è florido, lo è ancor meno per il calcio, che negli ultimi anni ha assistito a enormi problemi riguardanti soprattutto le serie minori. Tra queste figura l'ex Lega Pro che da questa stagione tornerà a chiamarsi Serie C. Un nome che evoca campionati appassionati, pieni di pubblico sugli spalti e lontani anni luce dalle magagne degli ultimi tempi. La nostalgia, però, si ferma qui perché diversi club stanno cercando di capire cosa sarà del loro futuro ed altri, tra le retrocesse e le partecipanti ai play off di Serie D, cercano di capire quali potranno essere le finestre che si apriranno per un eventuale ripescaggio.
Iscrizione: la situazione più delicata
Allo stato attuale la situazione più delicata è senza ombra di dubbio quella del Catanzaro.
La frattura tra la piazza e la famiglia Cosentino era già insanabile da prima della vittoria del play out contro la Vibonese e tutto lasciava presagire che i giallorossi potessero dover assistere ad un passaggio di consegne. I problemi che hanno interessato la famiglia Cosentino, coinvolta in vicende extra calcio, hanno inevitabilmente rallentato le cose e oggi non risulta chiaro quale possa essere il futuro. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport la rimozione del materiale tecnico dal centro sportivo di Giovino è un segnale che non chiarisce le idee e si attende una comunicazione ufficiale riguardo alla volontà degli attuali azionisti di maggioranza di iscrivere la squadra o, eventualmente, di cedere già da ora le proprie quote.
E con i tempi così ristretti la situazione non appare rosea.
Speranze concrete
A Messina, invece, le cose sembrano essere rientrate alla normalità La campagna abbonamenti viaggia a gonfie vele (700 tessere sottoscritte), c'è una sponsorizzazione in arrivo che, sempre secondo la rosea, consentirà di saldare cinque mesi di spettanze ai calciatori e anche grazie al sacrificio di Franco Proto sarà possibile reperire i fondi (oltre un milione di euro) per portare a compimento l'iscrizione e tuffarsi nel prossimo campionato.
L'Akragas invece confida che a rilevare la società possa essere una delle due cordate interessate, mentre a Reggio Calabria l'obiettivo dichiarato sarà il pareggio di bilancio attraverso una politica di mercato che privilegerà la linea verde, mentre la piazza ha accolto con scetticismo la scelta di puntare su Agenore Maurizi come allenatore. Ma il nuovo staff tecnico è già pronto a smentire chi crede poco nella possibilità che siano gli uomini giusti per la società amaranto.