Il calcio d'estate è spesso bugiardo. Però è anche vero che, soprattutto quando le cose iniziano ad andar male durante il pre-campionato, non si sfugge mai alla gogna delle polemiche. In tempi di social network è anche peggio, gli sfottò delle tifoserie avversarie sono senza sosta, anche quando si vince. Così non mancano gi sfottò nei confronti di quest'ottima Inter che ha disputato una sontuosa tournée in estremo oriente. I commenti sottolineano come queste partite non contino nulla. Verissimo, ma è altrettanto vero che le sonore batoste degli anni passati contavano allo stesso modo, eppure sono state sufficienti per aprire processi già in agosto.
L'Inter che all'International Champions Cup ha fatto fuori Lione, Bayern e Chelsea fa sognare i propri tifosi, anche perché le titolate avversarie erano praticamente in formazione tipo. Al contrario, se c'è una squadra ancora in cantiere è proprio l'Inter, ma l'impressione è che la tournée in Cina e Singapore possa influire in maniera decisiva sulle strategie di mercato. Perché, stando alle indicazioni di questi test, i veri acquisti l'Inter li ha già sotto contratto, praticamente 'colpacci' a costo zero.
Giocatori rigenerati
Ivan Perisic è stato al centro di un tormentone di mercato. Per settimane è stato dato con le valigie in mano in direzione Manchester e la sua mancata partecipazione all'amichevole contro il Norimberga aveva creato il 'caso', con i presunti 'mal di pancia' dell'esterno croato.
La dirigenza nerazzurra è stata di granito, Perisic sarebbe stato ceduto solo alle condizioni dell'Inter. Condizioni giudicate troppo pretenzionse dal Manchester United. In aggiunta, a dissipare qualunque nebbia, è arrivata la dichiarazione di Luciano Spalletti. "Perisic resta, per me è un discorso chiuso", ha detto l'allenatore che non ha mai nascosto la sua stima per il giocatore.
Al di là di Perisic che ha disputato una grande tournée, i giocatori che sembrano 'nuovi' rispetto alla passata stagione sono altri. Ad iniziare da Eder, micidiale contro il Bayern. L'attaccante italo-brasiliano dà il meglio quando viene schierato da centravanti, basta vedere il suo rendimento ai tempi della Sampdoria o in Nazionale.
Non ha fatto rimpiangere Mauro Icardi, ma quando l'argentino sarà al top della condizione quel posto al centro dell'attacco è certamente suo. Un problema per Spalletti? In realtà l'abbondanza per un allenatore è un problema unicamente creato dalla stampa. Altro giocatore 'diverso' è Joao Mario che sembra sguazzare come un pesce dentro l'acqua nel modulo di Spalletti. Ci si chiede, a questo punto, perché l'Inter abbia cercato un sostituto in lungo e largo sul mercato italiano ed internazionale, invece di puntare sul portoghese che l'anno scorso è stato pagato a peso d'oro e che, oltre a possedere notevoli qualità tecniche, ha ancora ampi margini di miglioramento. Chi esce inoltre 'carico' dalla trionfale missione in oriente è Stevan Jovetic: virtualmente è stato ceduto ovunque, in realtà resta un giocatore nerazzurro e sul campo ha mostrato di possedere ancora il passo dei bei tempi.
Significativa la sua esultanza dopo il gol al Chelsea. "Io resto qui", ha detto l'attaccante montenegrino.
Cosa manca all'Inter
L'Inter potrebbe dunque aver ritrovato giocatori chiave, ma non è ancora al completo. Pochi acquisti, decisamente non roboanti come quelli dei 'cugini' milanisti, ma tremendamente mirati. In tal senso Borja Valero è un giocatore di grande esperienza ed il suo apporto al centrocampo di Spalletti è notevole. L'arrivo dell'altro ex viola, Matias Vecino, consentirà al tecnico nerazzurro una certa duttilità tattica e la capacità di cambiare modulo quando la situazione lo richiede. Per il momento ha insistito sul 4-2-3-1, ma qui i principali punti interrogativi sono sugli esterni bassi.
L'Inter ha bisogno di due difensori di fascia di grande livello: sulla sinistra il prescelto è Dalbert, ma l'affare per portare il brasiliano del Nizza a Milano è stata più complessa del previsto. La prossima settimana potrebbe comunque esserci la fumata bianca. Per la corsia opposta, la società nerazzurra si sarebbe rifatta sotto per strappare Joao Cancelo al Valencia ed alla forte concorrenza della Juventus. La trattativa non è delle più semplici, ma l'Inter potrebbe inserire una valida contropartita sul piatto, magari Kondogbia che non è certamente considerato incedibile dalle parti di Appiano Gentile. Si è a lungo parlato delle partenze di Perisic, Jovetic o Eder: oggi i giocatori con la valigia sono sicuramente altri.
Fermo restando che, rispetto alla scorsa estate, il vero colpaccio è Luciano Spalletti che almeno consente all'Inter di partire già in estate con un progetto tecnico ben definito. Dovrebbe essere un elemento di ordinaria amministrazione, ma dalle parti di Milano, sponda Inter, non c'è mai stato nulla di ordinario: nel bene o nel male.