Un vero e proprio blitz di mercato, effettuato in poche ore da Walter Sabatini e Piero Ausilio, ha assicurato all’Inter il giovane Emre Mor. Due i fattori che hanno reso possibile l’improvvisa accelerazione della trattativa con il Borussia Dortmund per quest’ala ventenne: da un lato, il semaforo verde al passaggio allo Sparta Praga, mediante un prestito con obbligo di riscatto, di Jonathan Biabiany, che ha liberato così un posto in una rosa fin troppo affollata. In secondo luogo, hanno contribuito non poco le difficoltà incontrate nell’operazione per acquistare Yann Karamoh dal Caen.

Il club francese, infatti, non ha trovato con i dirigenti nerazzurri un accordo soddisfacente sulla valutazione del giocatore, anche per l’esistenza di offerte ben più alte rispetto a quella da cinque milioni presentata da corso Vittorio Emanuele. Così il giovane talento ivoriano potrebbe ora finire in Premier League, visto l’interesse di Arsenal e Manchester City.

Il blitz dell’Inter

Ma come avrebbe fatto l’Inter a superare la concorrenza di Fiorentina e Roma, da tempo sulle tracce del giocatore? Fondamentale sarebbe stata l’intesa trovata con l’agente del ragazzo, Muzzi Ozcan, che subito si è attivato per arrivare al via libera dal Borussia Dortmund sulla base di un’offerta complessiva di 15 milioni di euro, tra prestito e obbligo di riscatto legato alle presenze.

Una proposta che avrebbe incontrato il favore dei tedeschi, tanto che in questo momento mancherebbe soltanto l’accordo su di una condizione nei pagamenti: qualora venisse risolto anche quest'ultimo ostacolo, il giocatore potrebbe arrivare in Italia già nei prossimi giorni. Che la situazione si sia evoluta davvero rapidamente lo si capisce anche dell’assenza di Emre Mor dalla grande festa al Westfalen Stadion in cui il Borussia si presenta ufficialmente ai propri tifosi.

Le caratteristiche di Emre Mor

Esterno mancino, abituato a giocare sulla fascia destra, Emre Mor è caratterizzato dalla rapidità di gamba e di testa e dell’amore per le giocate d’effetto. Si presenta quindi come una valida alternativa ad Antonio Candreva, corteggiato in questi giorni dal Chelsea di Antonio Conte, che avrebbe offerto 25 milioni di euro per il nazionale italiano (anche se per l’agente del calciatore, Federico Pastorello, l’intesa con Spalletti è tale da rendere poco plausibile una sua cessione).

Il giovane turco dovrà quindi lottare per assicurarsi un posto in squadra, ma di certo non si farà problemi a combattere, vista la sua storia personale ricca di momenti difficili.

Una storia da film

Figlio di una famiglia di immigrati, con padre turco e madre macedone, Emre Mor nasce a Bronshoj, un quartiere ghetto di Copenaghen. Incontra sin da giovanissimo il suo agente-confidente Muzzi Ozcan, che gli è vicino anche quando, nel 2013, un brutto infortunio rischia di interrompere la sua promettente carriera. Tra i suoi estimatori Fatih Terim, che spinge affinché abbandoni le giovanili danesi per giocare con la Nazionale turca: alla fine il ragazzo deciderà di rappresentare i colori del Paese del padre, che gli firma i documenti necessari dal carcere, dove si trova per aver causato un incidente con un’auto priva di assicurazione.

In quell’occasione il suo allenatore al Nordsjaelland, Kasper Hjulman, parlerà di “tragedia per il calcio danese”, riferendosi alla scelta del giovane. Come si vede, una biografia interessante e da “predestinato”, nonostante la giovanissima età e la scarsa esperienza nel calcio maggiore (è solo da un anno al Borussia Dortmund). Una nuova scommessa per Spalletti che conferma la scelta dei nerazzurri di puntare sempre più sui giovani talenti.