Il calciomercato del'Inter si è concluso con il mancato arrivo di un difensore centrale. L'attuale momento positivo della squadra non ha fatto sentire particolarmente l'eco di questa mancanza, ma nel prosieguo del campionato gli uomini di Luciano Spalletti potrebbero pagare un panchina troppo corta nel settore centrale della difesa. Le prime uscite hanno dato la certificazione che la coppia composta da Skriniar e Miranda rappresenta una buona base su cui poggiare le proprie ambizioni, ma è lecito chiedersi cosa accadrà quando ad uno dei due verrà anche un banale raffreddore.

Le soluzioni naturali sarebbero due: il ripescaggio di Ranocchia finito ai margini del progetto senza neanche troppi giri di parole o l'accentramento di D'Ambrosio, utilizzabile in mezzo grazie all'innesto di Cancelo sulla fascia. Nel frattempo emergono anche dei retroscena riguardo a dei mancati arrivi ad Appiano Gentile.

La rivelazione

Non c'erano molti dubbi sul fatto che l'Inter avesse monitorato con attenzione la situazione di Francesco Acerbi. Il difensore classe 1988 poteva rappresentare il prototipo del calciatore cercato dalla società nerazzurra: dotato di una provata affidabilità per la Serie A, non molto costoso, con un'ottima fisicità e soprattutto con un mancino da centrocampista, in grado di avviare l'azione dalle retrovie.

Si credeva davvero che il calciatore potesse ritrovare San Siro, questa volta sulla sponda nerazzurra, con la maturità giusta dopo quel periodo in cui arrivò al Milan in una fase in cui non era ancora pronto ed il club rossonero non era certo un'oasi felice. A rivelare l'esistenza di una trattativa ben avviata è stato lo stesso agente del giocatore che ha addirittura sottolineato come fosse addirittura tutto fatto, ma a far saltare l'operazione è stata l'opinione vincolante di Walter Sabatini e Luciano Spalletti, dopo il loro arrivo.

Successivamente Acerbi ha avuto modo di rinnovare il proprio contratto fino al 2022. Augusto Carpeggiani, ai microfoni di calciomercato.it, non lo dice, ma lo lascia intendere.

Le altre rinunce

Il calciatore che realmente l'Inter avrebbe voluto portare a Milano era Mustafi dell'Arsenal, ma c'è stata poca disponibilità dei Gunners a discutere sull'alta valutazione del giocatore e sulla possibilità di pagarla attraverso sistemi che potessero essere compatibili con le casse nerazzurre. Non ha, invece, praticamente mai convinto l'opportunità di avere Mangala in prestito secco dal Manchester City.