L'Inter con la quarta vittoria in quattro partite ha messo il punto esclamativo su questo primo scorcio di stagione, tuttavia per completare l'opera occorrerà trarre il massimo dalle gare che dividono la Serie A dalla sosta. La vittoria di Crotone ha messo in evidenza una squadra che è in grado di leggere bene le partite, evitando di innervosirsi quando mancano gli spazi. In altri tempi gare come quelle dello Scida si sarebbero perse, invece in questo momento c'è la sensazione che la formazione meneghina sia a conoscenza del fatto che prima o poi sia in grado di portare gli episodi dalla propria parte.

Inter: chi è in prestito

C'è un calciatore che ha lasciato l'Inter e lo ha fatto perchè sapeva che nelle gerarchie di Luciano Spalletti sarebbe partito dalle retrovie e non avrebbe trovato spazio.

Sarebbe stato lo stesso allenatore di Certaldo ad indurlo a lasciare San Siro, per andare a maturare esperienza altrove e mettere a frutto il proprio talento. Il riferimento, naturalmente, va a Gabigol che ha scelto il campionato portoghese per giocare con continuità e che gradualmente si sta inserendo nei meccanismi del club lusitano. Le buone notizie, per lui, nascono dal fatto che il nuovo tecnico, gradualmente, comincia a dargli spazio: dopo l'esordio in Champions League, infatti, è arrivato quello in campionato contro il Boavista. Tredici minuti giocati entrando al posto di Zivkovic, una parentesi che è risultata poco utile affinché il calciatore potesse incidere in una gara che ha visto i suoi perdere contro il Boavista (2-1) nella sesta giornata del campionato portoghese.

Inter: ex sfortunato

Lacrime di dolore, invece, per Mateo Kovacic. Il centrocampista croato che non ha lasciato il segno nella storia dell'Inter ha lasciato il campo con grande anticipo nell'ultima sfida giocata con la maglia del suo Real Madrid in Champions League. Particolarmente ansiogene per il club madrileno sono risultate le immagini che hanno visto il calciatore uscire in lacrime dopo neanche venti minuti di gioco.

Si attendevano, come di consueto, l'esisto degli esami strumentali e alla fine il quadro clinico è stato delineato: rottura parziale del tendine dell'adduttore destro per lui. In questi casi ci si chiede quali siano i tempi di recupero e secondo quelle che sono le prime stime dovrebbe essere possibile rivederlo in campo tra un paio di mesi. L'Inter oggi sorride, i giocatori che ne hanno segnato il passato un po meno.