L’Inter è terza in campionato dopo la sesta giornata di Serie A con sedici punti conquistati in sei partite (cinque vittorie e un pareggio), dopo Juventus e Napoli, che sono entrambe a punteggio pieno. I presupposti, però, non erano certamente dei migliori: con il calciomercato non proprio eccezionale fatto dagli uomini di Suning, Ausilio e Sabatini, che ha portato alla corte di Spalletti giocatori come Dalbert, Vecino, Borja Valero, Cancelo, Karamoh e Skriniar, i nerazzurri non sembravano essere tra le squadre favorite a contendersi le vette più alte della classifica.

Il settimo posto della stagione 2016/2017 alle spalle dei cugini rossoneri e l’ennesima mancata qualificazione in Europa lasciavano presagire un'Inter sfavorita rispetto a Roma, Milan, Juventus e Napoli. Ma il fattore allenatore sembra aver inciso molto sul rendimento della squadra nerazzurra dopo i continui cambi di panchina che hanno segnato pesantemente lo scorso campionato.

Il primato Europeo

Luciano Spalletti ha riorganizzato le forze in campo, ottenendo una solidità difensiva che porta la sua squadra ad essere tra le prime in Europa: i due gol subiti in Serie A contro Roma e Bologna fanno della difesa interista, al netto dei numeri, la migliore del campionato italiano. L’unica squadra ad aver fatto meglio dell’Inter in Europa è il Borussia Dortumund che in sei giornate di Bundesliga ha subito solamente una rete.

In questa speciale classifica il Barcellona e le due squadre di Manchester si trovano a pari merito con la squadra di Luciano Spalletti.

Il fattore 'Spalletti'

Il punto debole dei nerazzurri la passata stagione è stato il reparto difensivo, troppi gol subiti: ben 49 reti in 38 partite, la peggiore delle prime sette in classifica.

Il mercato di questa sessione estiva ha probabilmente più tolto che aggiunto alla difesa, con le partenze di Murillo e Medel e l’innesto di Milan Skriniar e del giovane Vanheusden dalla primavera, che vanno ad aggiungersi a Ranocchia e Miranda. Il tecnico toscano chiedeva a gran voce un altro rinforzo, ritenendo troppo pochi i centrali in rosa per poter affrontare il campionato con una certa sicurezza.

Alla fine il rinforzo non è arrivato a causa dei noti problemi legati al Fair Play Finanziario, ma Spalletti ha fatto di necessità virtù riuscendo a fare della difesa interista, almeno in queste prime sei giornate, la migliore della Serie A.