Che la partita contro la spal non sia stata delle più facili per l’Inter lo dimostra il fatto che Luciano Spalletti abbia dovuto rinunciare alle tradizionali interviste del dopo gara, perché rimasto completamente afono per le urla continue che ha riservato ai suoi ragazzi per tutti i 90 minuti. In particolare Dalbert, al suo esordio dal primo minuto, è stato oggetto delle attenzioni del mister: il brasiliano ha sentito l’emozione della prima, raramente si è visto salire in attacco ed ha dovuto affrontare un ostico Lazzari, con il quale ha faticato non poco a prendere le misure.

Inoltre l’intesa con Perisic non è sembrata ancora delle migliori, anche se il croato, autore dello splendido gol del 2-0, si è sacrificato spesso per aiutare il compagno. Come ha fatto notare Leonardo nel suo intervento a Sky, l’attaccante, fresco di rinnovo, sembra aver acquisito la piena consapevolezza dei propri mezzi, come mai era accaduto con i precedenti allenatori.

Il muro Skriniar

Del resto la Spal si è mostrata una squadra ostica e ben schierata in campo da Leonardo Semplici, venuta a giocare davanti ai 57mila di San Siro senza timori reverenziali, chiudendo tutti gli spazi per poi sfruttare le ripartenze con attaccanti esperti come Paloschi e Borriello. A riprova di ciò, il piglio con cui la neopromossa ha reagito al gol di svantaggio e l’assedio all’area nerazzurra del secondo tempo, frenato dalla efficace prestazione di Skriniar che, oltre a rappresentare un muro invalicabile in difesa, è stato vicinissimo dal togliersi la soddisfazione del gol, colpendo l’incrocio dei pali alla mezz’ora della ripresa con un tiro improvviso da circa 35 metri che ha lasciato di stucco Gomis, molto reattivo in altre occasioni.

Bene anche Gagliardini che, esattamente come anticipato da Spalletti in conferenza stampa, ha effettuato un’ottima serie di recuperi, provando anche il tiro: l’opaca prestazione con la Roma è già dimenticata.

L’importanza del fare squadra

Vista l’indisponibilità di Spalletti, i commenti a fine gara sono stati affidati al suo vice, Marco Domenichini che non si è nascosto: bisogna ancora migliorare, cercando di integrare tutti i nuovi arrivati, anche se la scia di tre vittorie consecutive sicuramente facilita il lavoro.

“Mi è piaciuto molto lo spirito mostrato in campo, la voglia di fare gruppo dei ragazzi – ha spiegato ai giornalisti il sostituto del tecnico nerazzurro – mentre non ho apprezzato alcuni momenti nei quali avrebbero dovuto gestire meglio la palla per essere più pericolosi”. La vittoria contro la Spal viene considerata importante, vista la partita non semplice con un avversario che ha lasciato fare il gioco all’Inter, che a differenza delle due precedenti gare non ha potuto contare sui contropiedi.

L’invito di Spalletti

Questa difficoltà è stata ribadita anche da D’Ambrosio, autore di un bell’assist per Perisic: il terzino ha sottolineato come Spalletti abbia invitato i giocatori a mostrare ai tifosi il loro attaccamento alla maglia, per ottenere il sostegno del pubblico, che premia sempre l’impegno. Infine anche Joao Mario, che ha subito il fallo da rigore su cui si è espresso il Var, ha riconosciuto la difficoltà della gara: “Abbiamo vinto non giocando benissimo, contro un avversario temibile ed aggressivo, solo grazie a qualche buona iniziativa; ma ormai si sente come ci sia un clima di maggiore fiducia nello spogliatoio”.