Un campo di calcio ostico lo stadio Enzo Scida di Crotone non solo dal punto di vista ambientale ma fisicamente duro che ha mietuto vittime di crampi anche tra i padroni di casa, oltre al caldo e vento di tramontana e ai reduci delle rispettive nazionali: un Crotone che innalza un fortino difendendolo con sagacia ha impattato contro la sorprendente Inter di Luciano Spalletti.

L'Inter abbatte il muro del Crotone con Skriniar e Perisic

Questi sono gli ingredienti di una vittoria sofferta, sporca dell'Inter. Sicuramente non saranno solo i nerazzurri a sudare le classiche sette camicie, in casa dei calabresi.

Del resto già la Juventus lo scorso anno, non fece certo una splendida figura. L'Inter è apparsa soprattutto nel primo tempo priva di tonicità. Grande possesso palla senza verticalizzazioni e cambi di passo, che hanno evidenziato, questa volta, un prova impalpabile di Maurito Icardi in compagnia di Roberto Gagliardini e Antonio Candreva. Un match bloccato dal muro calabrese, che avrebbe potuto vivacizzarsi solo con qualche invenzione dai calci da fermo o dai guizzi dei singoli. Anzi è Samir Handanovic ad essere il supereroe nerazzurro, uomo capace di strozzare l'urlo del goal ai calciatori del Crotone due volte. Eppure l'Inter ha il merito di crederci fino in fondo, comunque. Ancora una volta andando in rete, nel finale di partita.

Luciano Spalletti sta riportando il concetto di coesione e personalità nella giusta priorità. Rigenerando giocatori discussi o sul piede di partenza come Yuto Nagatomo, che sostituisce un incerto Henrique Dalbert, ed Ivan Perisic non casualmente gli artefici del secondo goal contro il Crotone.

Senza dimenticare il nuovo "the Wall" Milan (peccato quel nome) Skriniar, gigantesco in difesa che si permette una rete da vero attaccante, in mischia nell'area di rigore

Sui social tifosi dell'Inter indifferenti al primo posto

Luciano Spalletti, per la prima volta in carriera, si gode un percorso netto nelle prime quattro partite vincendo anche una partita, in cui non sembrava ci fossero molti spiragli.

Una prestazione sottotono, anzi: gli episodi gli danno una mano quando tatticamente l'Inter fa fatica contro il muro calabrese, però in altri tempi una partita del genere si sarebbe chiusa male. Mantiene i piedi per terra. Lucianone, ricordando a tutti che "....non siamo ancora una grande squadra". Cosa che deve essere stata presa fin troppo seriamente sui social da molti tifosi interisti, che preferiscono pubblicare post su Icardi che non segna - rasentando il ridicolo - senza godersi il momento magico della beneamata.