L'Inter, nelle prime cinque giornate di campionato, ha ottenuto fino ad ora quattro vittorie ed un pareggio. Alla vigilia dell'inizio della Serie A si trattava di un risultato auspicabile, oggi anche un pareggio come quello ottenuto a Bologna può suscitare qualche malumore. La mancata vittoria del Dall'Ara, tuttavia, rappresenta l'esplosione di una situazione che aveva iniziato a dare qualche allarme già a Crotone: la squadra ha perso un po' di quella cattiveria che era riuscita a palesare nelle prime tre giornate del torneo e che avevano condotto a vittorie fondamentali come quella casalinga contro la Fiorentina e quella a Roma contro i giallorossi di Di Francesco.

L'Inter sa che deve rimboccarsi le maniche, dato che i risultati ottenuti fino ad ora rappresentano il miglior punto di partenza possibile per imboccare la strada che deve condurre ad una qualificazione in Champions League, ritenuta l'obiettivo minimo per la stagione in corso dove non sarà comunque richiesto di vincere qualcosa come assoluto imperativo categorico.

Inter: Spalletti non ci sta

L'Inter è stata particolarmente scossa dalle dichiarazioni rese a fine gara da Luciano Spalletti che, come spesso accade, non ha avuto problemi a dire come la pensava. Dalla squadra si attendeva una maggiore convinzione in alcune fasi di gioco, una maggiore capacità di tenere botta nei contrasti ed una migliore lettura tattica della gara.

In particolare agli esterni si richiedeva di accentrarsi un po', dato che lo schieramento del Bologna non permetteva di ricevere palla nello spazio per arrivare sul fondo. Il tecnico cambierà dunque qualcosa nella speranza che un nuovo assetto tattico dia più brillantezza ai suoi.

Inter: probabile formazione

L'Inter è attesa da un impegno complicato contro il Genoa, una formazione tradizionalmente ostica.

Spalletti pare orientato ad esclusioni eccellenti che potrebbero far discutere: nel 4-2-3-1 potrebbe essere schierato Edèr dietro Icardi, un ruolo non naturale per l'italo-brasiliano, che ha però dato l'impressione di essere in una condizione migliore di Joao Mario e Brozovic. Il modulo potrebbe assomigliare più ad un 4-2-4.

L'attaccante della nazionale è bravo ad inserirsi in area, ha tiro da lontano e secondo il tecnico possiede anche il dinamismo necessario per aggredire il portatore di palla avversario. Il test contro il Genoa chiarirà dunque se si tratta di un esperimento riproponibile anche in seguito.