Un campionato diviso a metà: sembra ormai nitida la fotografia di questa stagione calcistica. La presenza di un certo numero di formazioni che vince sempre rende più difficile mantenere il passo e trasforma in fondamentali gli scontri diretti. Luciano Spalletti ne è ben consapevole: arriverà un momento in cui bisognerà fare i conti, ma i posti per l’Europa non basteranno per tutti. In molte le pretendenti: dal Napoli del bel gioco di Sarri alla Roma, in grado di fare bene anche con cambi di formazione; dalla Lazio, che sta dimostrando di meritare di giungere tra le prime quattro, fino alla Juventus, ingiustamente messa in discussione da alcuni.
E anche Milan, Fiorentina e Sampdoria per il tecnico dell'Inter vanno tenute in considerazione.
L’esempio dei tifosi nerazzurri
Sbaglia chi fa calcoli in base all’avversario: anche una partita come quella contro il Verona non va presa sottogamba. Bisogna che i giocatori nerazzurri facciano come i loro tifosi, pronti ad affollare San Siro indipendentemente dalla forza dello sfidante, ma spinti dal desiderio di partecipare sempre e comunque. “Sappiamo quello che bisogna fare – spiega Spalletti – è il momento di spingere forte per arrivare al risultato, conoscendo il modo giusto di comportarsi, non sottovalutando niente e nessuno. Infatti l’attenzione deve essere sempre la stessa, senza distinzioni tra gare sulla carta più facili o difficili: l’imperativo resta quello di non perdere punti.
I dubbi sul turnover
Quindi occhi puntati sul Verona, squadra tosta, ma che non riesce ancora a trovare continuità, guidata da Fabio Pecchia, che Spalletti conosce bene, avendolo allentato: “Una bella persona da cui ho imparato molto quando era un mio calciatore; già in campo si comportava da tecnico”. Il mister non rivela se ci sarà il turnover, ma lascia trasparire qualche dubbio: “Bisogna tenere conto della strada fatta insieme dai giocatori che ho utilizzato più spesso, anche per creare maggiore stabilità in una squadra che in passato si era mostrata troppo insicura” chiarisce il tecnico, aggiungendo che anche quando si è cambiato ci sono state delle risposte positive.
Quindi probabile il reimpiego dei soliti noti, visto che i titolari stanno tutti bene.
I timori sul calciomercato
Oltre a Brozovic è pienamente recuperato anche Vecino, che nella gara contro la Sampdoria aveva chiesto il cambio perché ancora sofferente per l’affaticamento muscolare: “Si tratta di un giocatore completo che riesce a fare bene tutto, doveva solo superare i timori per il passaggio in una nuova squadra, ma alla fine è emersa la sua grande forza mentale”.
Anche Cancelo e Dalbert trovano qualche difficoltà, non riuscendo in pieno ad inserirsi in un campionato diverso, ma hanno le qualità per superare i problemi. Infine Spalletti si rifiuta di commentare le notizie relative al Calciomercato, come le indiscrezioni sull’arrivo di Ramires dallo Jiangsu Suning, perché non vuole turbare la rosa attuale che è stata costruita per arrivare fino in fondo e sta andando bene. Poi lancia una battuta su quello che potrebbe accadere a gennaio, esprimendo timore “per i giocatori che possono essere messi sul mercato in uscita”, lasciando intendere che qualcuno come Brozovic o Joao Mario potrebbe partire.