Se ad alimentare le polemiche e le discussioni non dovesse bastare la lotta scudetto che si è aperta in questa prime giornate tra Juventus e Napoli, Maurizio Zamparini, il presidente del Palermo, ha parlato di Paulo Dybala e di come la squadra partenopea avrebbe tentato di portare il fantasista argentino alla corte di Maurizio Sarri prima del suo approdo definitivo in bianconero. Mentre la squadra di Aurelio De Laurentiis deve difendersi dai possibili attacchi che potrebbero arrivare per Maurizio Sarri, infatti, arriva questo interessante retroscena sulla squadra azzurra da parte del proprietario dei rosanero.

Maurizio Zamparini fa felici i tifosi della Juventus: 'Il Napoli voleva Dybala'

Se per quanto riguarda la sfida scudetto col Napoli, secondo il quotidiano Tuttosport, la Juventus non starebbe ancora mostrando alcun segno di preoccupazione, Maurizio Zamparini è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli ha svelato che Aurelio De Laurentiis, per avere Paulo Dybala, che in quel momento ovviamente militava nel Palermo, aveva messo sul piatto ben 25 milioni di euro più il cartellino del centrocampista italo-brasiliano Jorginho, quest'ultimo indeciso sul futuro da intraprendere con la Nazionale italiana. Questo perché in quel momento con Benitez non giocava per niente, mentre con Sarri è rinato. Tuttavia gli agenti di Paulo Dybala, che il patron del Palermo considera il "nuovo Messi", avevano già preso accordi con la Juventus che alla fine lo ha prelevato dalla Sicilia per una cifra totale di 40 milioni di euro.

Sarà sicuramente soddisfatta la Juventus e i tifosi bianconeri della scelta finale del giocatore, visto quello che sta facendo da quando è approdato a Torino. Un po' meno contenti i tifosi del Napoli, che avrebbero potuto vedere Dybala a lavoro con Maurizio Sarri. E si sa, il tecnico partenopeo è un maestro nel far emergere i talenti.

Non che ce ne fosse bisogno con l'argentino, però avrebbe senz'altro aiutato. Viene da chiedere, dunque, come sarebbe stato il Napoli con un Dybala in più ma con un Jorginho in meno e come sarebbe stata la Juventus senza il "nuovo Messi" alla corte di Allegri. Coi se e coi ma, però, non si fa la storia.

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