Un anno fa di questi tempi nasceva il tridente delle meraviglie del Napoli di Maurizio Sarri. Vuoi per la sfortuna di Arkadiusz Milik in merito ai suoi infortuni, vuoi per le capacità del tecnico partenopeo, ma da quel momento la squadra campana ha cambiato decisamente volto. Uno dei grandi protagonisti è senza dubbio Lorenzo insigne, che dal 26 ottobre dello scorso anno, quando il Napoli ha battuto l'Empoli per 2-0, ha cominciato la sua serie inarrestabile di partite da titolare che dura tuttora. Quello che sorge spontaneo chiedersi è come faccia il gioiello azzurro a reggere il peso di tutte queste partite e uno dei suoi segreti è sicuramente l'alimentazione.

Lorenzo Insigne e il Napoli sono una cosa sola, basti pensare che dal 26 ottobre del 2016, tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, ha disputato ben 53 partite di cui 32 per tutti e novanta i minuti e 21 volte sostituito, spesso nei minuti finali. In campo è rimasto per un totale di 4586 minuti, mettendo a segno 25 reti. Negli ultimi anni ha fatto meglio soltanto il difensore del Sassuolo Acerbi. E certamente il dispendio energetico di un esterno offensivo nel gioco di Maurizio Sarri è sicuramente maggiore rispetto a quello di un centrale di difesa.

Napoli: ecco il segreto di Lorenzo Insigne

Secondo quanto riportato da Il Mattino, infatti, Lorenzo Insigne, oltre ad avere una grande continuità di minutaggio, ha sempre avuto una grande continuità dal punto di vista prestazionale, con grande capacità di recupero, attenzione ai particolari e grande rigidità nell'alimentazione.

Insomma, Insigne rappresenta il prototipo del professionista perfetto. E di ciò non può che giovarne il Napoli, che intanto si prepara per la difficile sfida col Sassuolo, oltre che lui stesso ovviamente. Il sacrificio più grosso lo scugnizzo napoletano lo fa proprio a tavola: niente bibite, niente dolci, niente cibi grassi e niente alcolici.

E questo non solo durante la stagione, anche e soprattutto quando il campionato è fermo. Insomma, Insigne è un'atleta a trecentosessanta gradi.

Il Napoli, di conseguenza, non può fare a meno di lui: nella stagione appena cominciata, infatti, Insigne ha già collezionato ben 1327 minuti, 11 partite per novanta minuti e soltanto quattro sostituzioni.

Per far capire meglio il tutto, è rimasto fuori soltanto per 88 minuti, neanche una partita intera. Per minutaggio nella formazione di Maurizio Sarri è quarto, alle spalle soltanto di Pepe Reina, Koulibaly e Ghoulam.

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