Pensare ad una posizione in classifica come quella attuale all'inizio della stagione sembrava quasi un'utopia, per un Inter tutta da costruire dopo il disastro dello scorso campionato. Oggi, la squadra del tecnico Luciano Spalletti si ritrova imbattuta e seconda in classifica a due punti dal Napoli capolista e sopra di altrettanti sulla Juventus. Dopo 13 giornate di campionato, si tratta di un grande risultato soprattutto in ottica Champions League, vero principale obbiettivo dei meneghini.

Inter, tanta corsa e molta sostanza: l'analisi

La squadra di Luciano Spalletti, rispetto a quanto visto l'anno scorso sotto la tripla gestione De Boer-Vecchi-Pioli, è nettamente migliorata dal punto di vista fisico.

La squadra nerazzurra è quella che ha realizzato più reti in Serie A negli ultimi 15' di gara. Anche ieri sera contro l'Atalanta, l'Inter ha dimostrato la sua ottima condizione atletica e le idee chiare anche nei minuti conclusivi del match: il tiro da fuori di Ivan Perisic con un gran movimento per mettere fuori gioco la difesa ne è un esempio.

Ma uno dei grandi pregi messi in campo finora dai nerazzurri è sicuramente un cinismo invidiabile, grazie soprattutto al bomber d'area di rigore, Mauro Icardi. Ieri sera, nonostante il fastidio al tendine rotuleo del ginocchio destro, Maurito ha realizzato una doppietta, dimostrandosi ancora una volta un fuoriclasse per senso della posizione: un vero e proprio "rapace d'area di rigore".

Una difesa solida che subisce poco

Anche qui il confronto con l'anno passato è obbligatorio: parlare di difesa nella scorsa stagione significava far passare a un tifoso nerazzurro una brutta giornata, viste le continue amnesie messe in campo durante tutto l'arco dell'anno.

Quest'anno il martellante lavoro di mister Spalletti sulla fase difensiva sta portando i suoi frutti.

Milan Skriniar è la scommessa vinta dal tecnico di Certaldo, capace quest'ultimo di rivitalizzare un centrale d'esperienza come Joao Miranda. Stesso discorso per i terzini, Danilo D'Ambrosio (suo ieri l'assist per il 2-0 di Icardi) e Yuto Nagatomo, piccole rivelazione dell'avvio di stagione. Da seganare, ieri sera, la prima da titolare di Davide Santon la cui prestazione è stata sufficiente. Nella partita di ieri, i centrali di difesa hanno vinto praticamente tutti i duelli contro gli attaccanti avversari, incapaci in molte circostanze di girarsi verso la porta per andare a concludere.

Nemmeno l'ingresso di Andrea Petagna è servito alla Dea per sistemare le cose

Un centrocampo roccioso e costruttore di gioco

Miglioramenti netti si registrano soprattutto in mezzo al campo, grazie all'ottimo inserimento negli schemi di Matias Vecino, un vero e proprio muro insieme a Roberto Gagliardini, e Borja Valero, che sembra aver trovato la sua posizione adatta nel ruolo di trequartista. La coppia italo-uruguaiana si sta dimostrando una delle più rocciose e difficili da superare di tutta la Serie A, mentre Borja Valero continua a sfornare ottime prestazioni. Spalletti sta inculcando nella mente dei suoi il gioco in verticale che, ieri sera e in altre occasioni, ha messo seriamente in difficoltà le retroguardie avversarie.